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NAPOLI– Sabato 17 febbraio, NarteA rievoca uno degli episodi più drammatici della storia, la condanna al rogo di Giordano Bruno in Campo de Fiori a Roma, che traghetta il mondo occidentale dalla cristianità medioevale all’illuminismo. Alle ore 19.00 (con un secondo turno alle 20.30), presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, in apertura straordinaria, la vicenda del filosofo nolano viene riproposta da NarteA, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, nella visita teatralizzata Fiamme e Ragione, scritta e diretta da Febo Quercia, che vede in scena Luigi Credendino, Sergio Del Prete, Mario Di Fonzo e Andrea Fiorillo, a condurre gli ospiti negli ambienti di San Lorenzo Maggiore, la guida Matteo Borriello. Per partecipare all’evento, è necessaria la prenotazione ai numeri 339 7020849 o 333 3152415. Costo del biglietto 15 euro.

Il 12 gennaio 1599, Giordano Bruno viene invitato ad abiurare otto proposizioni eretiche delle sue dottrine, che comprendevano la sua negazione della creazione divina, dell’immortalità dell’anima, la concezione dell’infinità dell’universo e del movimento della Terra, dotata anche di anima, e di concepire gli astri come angeli. La sua disponibilità ad abiurare, a condizione che le proposizioni siano riconosciute eretiche non da sempre, ma solo ex nunc, è respinta dalla Congregazione dei cardinali inquisitori. In un nuovo interrogatorio, il 10 settembre, Bruno si dice ancora pronto all’abiura, ma il 16 cambia idea e infine, dopo che il Tribunale ha ricevuto una denuncia anonima che accusa Bruno di aver avuto fama di ateo in Inghilterra e di aver scritto il suo Spaccio della bestia trionfante direttamente contro il papa, il 21 dicembre rifiuta ogni abiura. L’8 febbraio 1600, al cospetto dei cardinali inquisitori è costretto ad ascoltare in ginocchio la sentenza di condanna al rogo. Dopo aver rifiutato i conforti religiosi e il crocefisso, il 17 febbraio, con la lingua in giova – serrata da una morsa perché non possa parlare – viene condotto in piazza Campo de’ Fiori, denudato, legato a un palo e arso vivo.

Fiamme e Ragione accende le luci sulla vicenda intellettuale e umana di Giordano Bruno: la visita guidata teatralizzata interamente dedicata al filosofo di Nola, che negli ambienti del Complesso Monumentale di San Domenico incontrò per la prima volta la sua Magia Naturalis, ne ripercorre il lavoro intellettuale e ne fa rivivere il dramma assurto a simbolo del libero pensiero.
La coerenza del pensatore si contrappose alla visione rigida della Chiesa ancora radicata nella religiosità medioevale, giocando un ruolo fondamentale nella storia del conflitto fra religione e filosofia, ricomposto solo da Papa Giovanni Paolo II nell’ambito del Concilio Vaticano Secondo.

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