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“Tales in a bag” il primo album di Stefano Morelli dedicato al viaggio e al ritrovarsi

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Domenica 22 settembre esce ufficialmente “Tales in a bag”, il primo album di Stefano Morelli che si potrà ascoltare su tutte le piattaforme, tra cui Spotify e YouTube.
Dieci i brani che compongono questo lavoro dedicato in particolare al tema del viaggio, al perdersi e alla scoperta di sé e che vedono la collaborazione artistica di tanti vecchi e nuovi amici incontrati in giro per l’Europa. Tra le collaborazioni, spicca quella con Daby Toure, il cantante mauritano francese che ha duettato con Peter Gabriel e Enzo Avitabile e che canta con Morelli “Te vulesse”.
La pubblicazione dell’album è stata preceduta dal lancio di quattro brani, di cui il primo è “Mi lascio navigare” cinque mesi fa, seguiti in successione da “Comme se fa”, River (feat Jeanie Ranger) e “Via di qui”. Ogni canzone è stata presentata sulle varie piattaforme con un video illustrato originale.
Inoltre l’album è accompagnato da “Tales in a bag other words”, il libro di poesie composte sempre da Stefano Morelli che riprendono i suoi viaggi personali tra Napoli, Berlino e Barcellona.
«“Tales in a bag” – come spiega l’artista partenopeo – è il racconto di un tempo, vissuto lontano da casa, un tempo in cui altri luoghi sono diventati casa, un tempo in cui una valigia vuota è andata riempendosi di storie, semplici, umane. È un viaggio che nell’essere vissuto e poi raccontato fa si che spazio, luoghi e tempo assumano un sapore astratto, indefinito.
Sono dieci racconti in cui coesistono nello stesso momento, sorrisi e lacrime, rimpianto e tranquillità, il sogno e la realtà, l’assenza e la presenza, la paura e la sicurezza, il vuoto e il pieno, il coraggio e l’errore, le parole e il silenzio, c’è il tempo, c’è il viaggio e c’è tanta acqua, l’elemento che più di ogni altro incarna il movimento, il viaggio».
La realizzazione stesso di quest’album è stato un vero e proprio viaggio: registrato in casa al Vayu HouseStudio a Napoli, missato da Sam Hanlan al “The Famous Gold watch” studio di Berlino e masterizzato da Francois Fanelli al Sonics Mastering a Marsiglia.
L’artwork è firmato da Clelia Bove e l’album design da Rita Zunno.
Oltre a Stefano Morelli, voce, chitarra, piano, harmonium, santoor, frame drum, ha contribuito Jenie Ranger, voce, Daby Toure, voce, Facundo Flores, batteria Gabriele Cernagora, clarinetto, Chloè Mendola, violoncello, Yoed Nir, contrabasso, Noah Fishman, contrabasso, Bruno Belardi, contrabasso, e Vito Bazzicalupo, banjo.

Descrizione brani

REASON
Quando si parte, ci si perde per ritrovarsi.
Capita così di riconoscere o conoscere sé stessi attraverso il cambio delle stagioni.
Ritrovare qualcosa di sé in ogni stagione, a metà tra il fuoco e il ghiaccio.
TE VULESSE
È una lettera d’amore, scritta per chi è ormai lontano, dietro le spalle, perché̀ si è scelto di andare via. È una dichiarazione per il luogo lasciato, da cui e per cui è iniziato il viaggio. È allo stesso tempo una confessione di non esser mai andato via e una promessa di ritorno, ma prima è necessario tornare ad innamorarsi.
UN ATTIMO DI SOGNO
Spesso la vita ci scorre senza aver avuto il coraggio di fermarla. Occasioni, persone, emozioni, vengono perse senza averle mai cercate.
Non sempre possiamo tornare a riprenderle ma esiste il sogno che ci aiuta a non perderle e rimpiangerle del tutto.
MI LASCIO NAVIGARE
Un uomo ormai consapevole che il suo viaggio sia giunto al termine, accetta le sue emozioni e la paura e lascia che il mare lo porti oltre l’orizzonte senza opporvi resistenza, fiducioso che la tempesta possa fare così meno male.
RIVER
Il tempo, come un fiume, scorre. Tutto andrà come deve andare, tutto è scritto e le parole possono essere superflue. Conta solo il respiro, di chi entrando nella tua vita ha tolto il peso allo scorrere del tempo.
NON HO PAURA
La paura spesso ci impedisce di vedere, di sentire e ci presenta realtà inesistenti proprio perché è un’emozione irrazionale. Ma soprattutto ci ostacola nel vivere ciò che più desideriamo. In genere si ha paura proprio di quello che vogliamo. Non esiste un antidoto alla paura, se non rivolgere lo sguardo dentro di noi e capire come solo il coraggio può oscurare e annullare la paura.
VIA DA QUI
Quando qualcosa finisce resta un vuoto, uno spazio che va riempendosi di in qualcosa che in realtà non c’è, di assenza. Ma l’assenza diventa così grande da trasformarsi nel suo contrario, nella presenza, diventando ingombrante. Restano cosi solo parole e un foglio da riempire, prima di andare via. C’è un tempo per restare e un tempo per andare.
Quando il vuoto si riempie di qualcosa che non esiste e l’assenza diventa cosi ingombrante da trasformarsi nel suo opposto. Quello è il tempo di andare “via da qui”.
THE OTHER SIDE
È il momento in cui si consapevolizza la fine. Di un viaggio, di una relazione, di una parte di noi. Finiscono anche le parole, portate via dal mare. Resta però sempre il sogno.
TRAIN WITH WINGS
La fine di qualcosa ci porta a compiere un viaggio. Il viaggio del ritorno.
In quel viaggio al contrario tutto il bello vissuto, torna a farsi vedere e diventa per sempre parte di noi, lasciando il ricordo di un sorriso e la presenza di un nuovo sorriso sul nostro volto, il nostro.
COMME SE FA
Due persone spalle alla stessa porta, sono incapaci di iniziare da soli il loro nuovo cammino, ma anche di girarsi indietro e chiedersi “come stai?”. Pensando di sapere come sta l’altro, perdono la possibilità del confronto, è l’assenza di comunicazione, senza coraggio di chiedersi scusa. Entrambi però, consapevoli dell’occasione persa, fanno a sé stessi la stessa domanda: come si fa a non sbagliare?

BIO
Nato a Napoli nel 1982, per oltre 10 anni Stefano Morelli ha vissuto tra Berlino e Barcellona e in quegli anni inizia a scrivere.
È il fondatore e direttore artistico dal 2010 del Vayu HouseConcerts di Napoli.
Nel 2014 pubblica con Lapidarie Incisioni, il suo primo EP “Split”. Collabora con Gnut, Dario Sansone (Foja), Daby Toure.
LINK https://linktr.ee/stemorellimusic

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