NAPOLI – Importante appuntamento con la stagione artistica del Teatro delle Palme che dal6 al 9 aprile 2017 (giovedì ore 17.30 – venerdì e sabato ore 21.00-domenica ore 18.30) presenta un dramma familiare a tinte ironiche e dall’intrinseca assurdità come “Sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi. Un lavoro che mostra come l’ingenuità caricaturale e la repressione delle passioni possano diventare la causa della propria rovina. Dirette da Geppy Gleijeses, Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati sono le tre sorelle Materassi.
In compagnia anche Gabriele Anagni (nei panni del nipote Remo) Sandra Garuglieri, Gian Luca Mandarini e Roberto Lucca. Le scene sono di Roberto Crea, le musiche di Mario Incudine. Tra pathos e ironia, grottesco e pietà, il gusto satirico del Pinocchio di Collodi e del Decameron di Boccaccio, che viene ripreso proprio per la sua carica narrativa, che celebra i valori terreni dell’Amore, del Caso, della Natura. Gli adattamenti del romanzo hanno sempre goduto di straordinario successo, al cinema come in televisione ed in teatro. Al Delle Palme arriva l’adattamento originale scritto da Ugo Chiti, uno dei più importanti drammaturghi italiani. Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, “Sorelle Materassi” narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l’unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina spendono tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.