LICIA

NAPOLI – Debutta in prima nazionale al Napoli Teatro Festival Italia Amati Enigmi uno spettacolo scritto diretto ed interpretato da Licia Maglietta tratto dall’omonimo romanzo di Clotilde Marghieri, di scena al Teatro Sannazaro da mercoledì 7 giugno alle ore 21 (replica l’8 e 9 giugno alle ore 19).

Tratto dal singolare romanzo in forma epistolare della Marghieri, che la stessa autrice definiva “una sorta di confessione o dialogo per voce sola”, lo spettacolo, prodotto da Fondazione Campania dei Festival, è un’ampia riflessione della scrittrice sulla sua vita passata e sul suo presente di donna, ormai non più giovane, che ha come prospettiva l’avvicinarsi della fine. Con Licia Maglietta, in scena c’è Tiziano Palladino al mandolino; firma le luci Cesare Accetta, i video sono di Massimo Maglietta.Clotilde Marghieri, importante scrittrice e giornalista napoletana, ha percorso gli anni del Novecento conoscendo e frequentando Sibilla Aleramo, Gaetano Salvemini, Corrado Alvaro, Rocco Scotellaro. Nella sua attività di giornalista scrive per Il Mattino, Il Mondo, il Corriere della Sera, La Nazione e Il Gazzettino. Sebbene il suo esordio come scrittrice appartenga agli anni della maturità, avvenendo infatti piuttosto tardi, nel 1960 con Vita in villa, si impone subito all’attenzione del pubblico e della critica per la raffinatezza intellettuale dei suoi scritti velati di nobile malinconia e “privi di misero cinismo”. Nel 1974, all’età di 77 anni, pubblica Amati Enigmi, che si aggiudica il Premio Viareggio.Lo spettacolo di Licia Maglietta trasporta gli spettatori nella notte di un imprecisato Capodanno, che indica simbolicamente la chiusura di una stagione e il trascorrere inesorabile del tempo. Una donna, Clotilde, parla a un misterioso interlocutore, il giovane e seducente Jacques. I dialoghi incrociano tempo lontano e vicino e il ricordo non evoca nostalgia, piuttosto illumina con intelligenza il significato che quel tempo proietta sull’oggi.È alla raggiante promessa di Simone de Beauvoir, alla sua pacificata contemplazione, che Clotilde Marghieri pensa. La de Beauvoir, nel saggio Il secondo sesso, aveva sottolineato che “oltre la soglia dove il corpo avvizzisce e il volto gioca tiri crudeli” c’è la possibilità di “interpretare il disegno e scoprire il significato del proprio destino. Che è il modo, il solo grande modo, di sublimare le proprie avventure e disavventure, dolori e sconfitte in conoscenza”.La vita sta dentro “il pensiero che brilla”. Per quella “fiamma antica” la vecchiaia non esiste, non è mai esistita. Amati Enigmi è una conversazione sulla “grande età”. Questa ultima stagione della vita è utilizzata dalla scrittrice per guardare finalmente con lucidità dentro di sé e intorno a sé.“Amati Enigmi – sottolinea Licia Maglietta – è questo rivivere per intendere. Amati Enigmi sono quasi tutti gli esseri che abbiamo incontrato, conosciuto, disconosciuto, e tali restano finché, forse nel ripensarli e interrogarli, a passioni spente (ammesso che queste davvero si spengano mai del tutto) qualche cosa ci rivelano di loro, rivelando meglio anche noi a noi stessi”.

 

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