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Napoli

Natale in Casa Cupiello un anno dopo: il teatro di Eduardo rivisitato da Edmondo Capecelatro

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NAPOLI – Eduardo De Filippo in “Natale in Casa Cupiello” porta in scena le traversie di una famiglia piccolo borghese nella Napoli degli anni ’30, ma volutamente chiude il sipario lasciando al pubblico degli interrogativi irrisolti, affinché ciascuno possa trarne le proprie conclusioni. Edmondo Capecelatro, avvocato e scrittore, autore – per passione – di opere teatrali, in “‘A Sera d”a Vigilia, ovvero…Natale in Casa Cupiello un anno dopo”, riporta il pubblico tra quelle stesse mura, in compagnia degli stessi personaggi, ma nella sera della vigilia di Natale di un anno dopo, per scoprire cosa possa essere successo in quei 12 mesi.

Il terzo atto di “Natale in casa Cupiello” si chiude, infatti, con in scena Luca Cupiello morente. Il medico curante va via dicendo «solo ‘nu miracolo ‘o po’ salvà». Ma il miracolo avverrà?

E Ninuccia, la figlia, donna infelicemente sposata e travolta dalla passione per Vittorio Elia, tornerà al tetto coniugale o darà libero sfogo al suo amore?

Ma, soprattutto, a Tommasino, il figlio, il presepe piace oppure no? «Te piace ‘o presepe?» è il tormentone di tutta la commedia. La domanda che Luca, speranzoso, continua a rivolgere al figlio, ottenendo sempre una risposta negativa. Ma alla fine Tommasino, quando il padre è sul letto di morte, confesserà che il presepe gli piace. Quando avrà mentito Tommasino? Quando asseriva che il presepe non gli piaceva, dicendolo solo per dar sfogo ad una normale contrapposizione generazionale, o quando dirà che gli piace, ma solo per un naturale compassione verso il moribondo?

Edmondo Capecelatro, già autore del libro “Eduardo, la magia del teatro” (edito dal Gruppo Editoriale Viator, in collaborazione con la “Fondazione Ente Nazionale dello Spettacolo”), prova a rispondere a questi interrogativi. Chi di loro ancora ci sarà e, soprattutto, in quella casa, ci sarà ancora il presepe? E Luca sarà ancora tra loro o di lui sarà rimasto soltanto il ricordo? Un ricordo che è, comunque, una presenza.

Per scoprirlo la compagnia “Il teatro degli Oziosi” aspetta il pubblico mercoledì 13 dicembre, alle ore 21:00, al “Teatro PIME” di Milano (via Mosè Bianchi 94) e giovedì 28 dicembre, sempre alle ore 21:00, al “Teatro Salvo D’Acquisto” di Napoli (via Morghen 60).

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