Abbac: “Amministrazione colga opportunità per attuare piano di gestione e nuove strategie per centri storici di città europee” (VIDEO)

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NAPOLI – “Siamo ben felici che la città accolga una conferenza internazionale Unesco, tuttavia evidenziamo il paradosso che Napoli non ha ancora un piano aggiornato del sito Unesco centro storico – dichiara il presidente nazionale Abbac Aeo Agostino Ingenito – L’Amministrazione comunale colga l’opportunità della presenza di tanti esperti per aggiornare quel piano, a cui non ha ancora messo mano neppure l’istituita commissione, e compia azioni strutturali. Il centro storico di Napoli ha bisogno di governance che tenga conto non solo del recupero del patrimonio culturale pubblico e religioso ma anche del patrimonio abitativo privato. Si sa che le città cambiano e si trasformano, e i processi vanno accompagnati e non subiti. Occorre fare un’attenta analisi dei fabbisogni abitativi, garantire azioni per sovraffollamento e turistificazione, e al contempo garantire servizi per chi abita la vasta area, malgrado speculazioni in atto e mancate scelte urbanistiche. Per il patrimonio abitativo privato, chiediamo di conoscere che fine ha fatto quel fondo di circa 20 milioni di euro che erano stati riservati nel piano Napoli dell’ex governo Renzi e in generale auspichiamo che dalla conferenza internazionale, il Comune e il Ministero lancino una proposta di un autentico laboratorio innovativo e riflessioni sui centri storici delle città italiane ed europee. L’effetto Disneyland è già palese in molte città, come pure la difficoltà dei residenti ad avere servizi e infrastrutture. Vanno determinati calmieri e analisi sulle locazioni per famiglie ed imprese artigiane e commerciali. La legge regionale sulle locazioni brevi, da noi proposta va nella direzione auspicata di mettere regole per garantire legalità, ma vanno determinati contrappesi per garantire la tutela della proprietà privata, ecco perché abbiamo condiviso con il Codacons, un ricorso al Tar contro la delibera del Comune di Firenze. La tutela dei centri storici non si può fare con delibere spot, ma occorrono strumenti adeguati in grado di rispondere alle trasformazioni in atto. Parte dunque da Napoli e da questa conferenza internazionale, un progetto di rigenerazione urbana che segni l’avvio di un nuovo percorso per le città culturali e turistiche e coinvolga tutte le migliori menti per offrire nuove opportunità di questi centri propulsori di economia e socialità- cosi conclude Agostino Ingenito

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