Con un turismo di massa che preferisce sempre di più Napoli e la Campania, lo scalo aeroportuale di Capodichino non è più sufficiente per far fronte alle ondate di turisti extracontinentali.
Eppure nonostante i numeri siano cambiati, si continua a difendere lo scalo di Capodichino come una soluzione infrastrutturale per il trasporto aereo. Dalla politica intento arriva l’appello a riconsiderare le enormi potenzialità di uno scalo intercontinentale a Grazzanise, soluzione che da anni viene presa in considerazione, ma mai trasformata in progettualità.
“Napoli è tutto il Mezzogiorno ha bisogno di un aeroporto dislocato a percorrenza intercontinentale così da venire incontro alle mutate esigenze del turismo e del business travel” – esordisce Gianni Lepre, economista e presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di Odcec Napoli.
Il noto economista ha poi proseguito: “ ovviamente la città continuerà ad avere il suo aeroporto che deve, però, garantire sicurezza e sostenibilità ambientale, essendo arrivato al massimo della sua capacità e sia le piste e le aree parcheggio non soddisfano più la richiesta crescente”.
Lepre ha poi concluso: “Grazzanise potrebbe rappresentare la svolta del trasporto aereo, con ricadute enormi su infrastrutture, mercato del lavoro e sviluppo armonico di quell’unica area Zes del Sud Italia, per la quale ancora non è stata individuata una strategia comune. Lo scalo di Grazzanise, in questo senso, darebbe senso alle velleità internazionali dell’economia del Mezzogiorno, e procederebbe a trasformare l’intera area geografica in un hub strategico per il Sistema Paese”.