SALERNO – Ecosostenibilità, formazione, innovazione, superamento del gender gap, valorizzazione del made in Italy. L’imprenditore salernitano Marco Gambardella conclude il suo mandato di presidente nazionale ATIF con un positivo bilancio e tracciando le linee di azione futura per la filiera degli imballaggi un comparto strategico per l’economia nazionale e salernitana.
Gambardella è giunto alla conclusione naturale del suo incarico, e cede il timone ad Andrea Dalla Valle dopo sei alla guida dell’Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia nel corso dell’incontro Flexo Day Sud all’Hotel Baia di Salerno.
Marco Gambardella nella sua relazione finale ha evidenziato le prossime sfide che attendono l’ATIF in uno scenario post pandemico caratterizzato da forti tensioni internazionali, aumento dei costi di energia e materie prime.
La prima sfida è rendere il packaging italiano sempre più green. “Stiamo lavorando e investendo eliminare gli imballaggi in eccesso dagli scaffali, favorendo la diffusione di confezioni interamente riciclabili, prodotte con ridotte emissioni di Co2, materiale riciclato o biodegradabile ad alte prestazioni”.
“Abbiamo investito sul capitale umano – prosegue Gambardella – con la nascita dell’ATIF Academy una struttura di eccellenza dedicata proprio alla formazione professionale e che, fin dall’inizio, ha dato subito risultati straordinari in termini di occupazione, competenza e riduzione del gap tra domanda e offerta di lavoro nelle aziende aderenti. In collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno abbiamo lanciato il MATESPACK, il primo Master Universitario di I livello dedicato al settore del packaging: il 100% dei partecipanti è stato assunto dalle aziende coinvolte (30 studenti)”.
Le aziende ATIF sono impegnate anche per la gender equality , la piena inclusione, la promozione della meritocrazia, la valorizzazione del fattore umano che nel tempo dell’AI è il fattore che farà la differenza. Una prospettiva particolarmente per i prodotti made in Italy apprezzati nel mondo per quel qualcosa in più che sono la creatività umana riesce a conferire.
“Facendo squadra – conclude Marco Gambardella – daremo un forte contributo alla ripresa economica. Le aziende della filiera del packaging hanno messo in campo circa 1 miliardo e 800 milioni di investimenti soltanto nell’ultimo anno: si tratta di un forte investimento per una forte occupazione. Nei prossimi anni, ci saranno altri investimenti significativi soprattutto per la robotica e la specializzazione delle figure professionali (ingegneria chimica e gestionale, informatica ed economia 4.0). Solo in Italia, stimiamo che ci saranno all’incirca mezzo milione di nuovi addetti di lavoro tra flessografia e indotto”.