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ADL: “Spacciatori in curva e il Ministero degli Interni dorme!”. Insigne: “Se non si sente amato non posso obbligarlo a restare!”

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ROMA- “Il calcio inglese ha avuto una santa come la Thatcher mentre da noi il Ministero degli Interni dorme ed è assente da 20 anni e si nasconde dietro un dito, mentre noi abbiamo spacciatori di cocaina nei nostri stadi”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, al forum del Corriere dello Sport ‘Il calcio che vogliamo’. “Parliamo dell’interruzione delle partite? Ci deve pensare il questore? Ma che ne sa il questore – aggiunge De Laurentiis – Paghiamo la Polizia senza che sia negli stadi, e avete anche inventato il problema degli steward che a volte sono collusi con la malavita. Questo è il Paese più corrotto del mondo”.

SULLA PERMANENZA DI INSIGNE

“Se Insigne giocherà nel Napoli la prossima stagione? Insigne mi risulta che sia un giocatore del Napoli, è napoletano. Ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia, se poi questa grande responsabilità di essere anche napoletano gli ha giocato nel passato e gli potrebbe giocare nel futuro una idiosincrasia con quei tifosi, che dico che non sono tifosi, non posso certo obbligarlo a rimanere suo malgrado”. Queste le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. “Lui più volte, quattro anni fa o sei anni fa e anche recentemente prima di accordarci con Raiola, mi ha chiesto di andare via perché non si sentiva amato”, ha aggiunto il patron partenopeo a margine del forum ‘Il calcio che vogliamo’ al Corriere dello Sport’.

PLAY OFF E PLAY OUT INATTUABILI IN SERIE A

“Playoff e playout in Serie A? Secondo me è una proposta inattuabile, quale pepe darebbe?”. È la risposta del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis all’idea lanciata da Gabriele Gravina sulla possibilità di istituire playoff e playout in Serie A. “Credo che noi dobbiamo fare una seria riflessione su una questione primaria, smetterla solamente di pensare allo stadio reale ma soprattutto pensare allo stadio virtuale – ha sottolineato il numero uno del club partenopeo a margine del forum ‘Il calcio che vogliamo’ organizzato presso la sede del Corriere dello Sport a Roma – perché quando noi ci rivolgiamo allo stadio virtuale parliamo di 20-25 milioni di tifosi in Italia e 300-400 milioni nel mondo. Invece quando parliamo di stadi parliamo di domeniche dove al massimo abbiamo decine di migliaia di presenze”.

SU GRAVINA E I DEBITI

“Non si può permettere a qualcuno di spendere più di quanto fattura, bisognerebbe far luce e lo dico a Gravina che si è appena insediato: come si può far ripartire i campionati con gente che ha dei debiti e continua a indebitarsi? Come si fa ad avere dei media che incitano a spendere di più per comprare i grandi giocatori?”. Se lo domanda il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nel corso del forum ‘Il calcio che vogliamo’ organizzato dal Corriere dello Sport a Roma. “Il calcio non è più uno spettacolo per giovani, ma per vecchi – ha aggiunto il patron del club partenopeo – La più grossa cazzata del mondo è comprare giocatori e poter fare solo tre cambi. Ma chi l’ha detto? Chi l’ha scritta questa regola? Siamo industriali o no? Vogliamo innovarci o no? Vogliamo essere dipendenti da Fifa e Uefa oppure solo al mondo del calcio?”. (Ansa)

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