NAPOLI – La data è scelta. Sarà il 4 giugno, il giorno della grande festa organizzata dal Comune di Napoli per festeggiare il 3° scudetto azzurro. Ad annunciarlo il sindaco Gaetano Manfredi.
Tre palchi dislocati in zone differenti della città. Uno sul lungomare Caracciolo. Uno a Scampia e uno a Piazza Plebiscito dove sembra quasi certa la presenza di Gigi D’Alessio.
Un’organizzazione che è già partita da settimane e che ha visto al tavolo convocato in Prefettura il Comune, le forze dell’ordine e il Calcio Napoli.
In città intanto fervono i preparativi. Molti quartieri sono già addobbati a festa. Fin ora il timore di esagerazioni con monumenti e piazze deturpate da vernice azzurra o tricolore è scongiurata.
Tanti festoni, tanti striscioni e bandiere e soprattutto tanta inventiva e passione.
Il Sindaco Manfredi auspica una festa popolare che possa dare lustro a Napoli.
“ La passione e le vittorie non si possono regolamentare con ordinanze e decreti anche perché i napoletani sapranno far convivere la gioia non programmabile, perché stupenda, spontanea, con l’amore profondo che nutrono per la nostra città. “ lo afferma Luigi de Magistris.
“Solo chi non conosce Napoli può pensare che quelle feste si possano regolamentare magari bacchettando pure con i sermoni, come fece Manfredi dopo la guerriglia con gli pseudo tifosi tedeschi. Invece di spiegare come abbiano fallito nel piano anti violenza ha apostrofato i napoletani come teppisti dicendogli di non imbrattare Napoli”. prosegue l’ex sindaco di Napoli
“ Tra l’altro non mi risulta che ci siano mai state durante le feste di passione per il Napoli fenomeni di tipo vandalico. E dipendesse da me non vieterei tamburi e bandiere al Maradona ” conclude de Magistris ospite di Barba&capelli su Radioclub91.\\\\
