NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – Il Napoli deve ancora una volta ringraziare le squadre romane. Grazie Lazio che tieni ancora in ballo il sogno scudetto. Soltanto un pari contro il Parma. Un punto pesantissimo. Un primato della classifica che pesa e che ci fa ancora restare ancorati a una flebile speranza.
Ora bisogna giocarsi il tutto e per tutto in casa contro il Cagliari, sperando che il dodicesimo uomo in campo possa fare la differenza e possa dare la giusta carica.
E, tu, caro Antonio Conte non potrai assolutamente permetterti di sbagliare.
Napoli e Antonio Conte non possono sempre sperare nelle sfortune altrui. Non si può vivere ancorati alla speranza che sull’altro campo si possa fare un risultato favorevole a noi.
Stasera ci è andata bene, ma se l’Inter avesse segnato il goal del vantaggio, ora ci ritrovavamo a parlare di altro.
Possibile mai che dobbiamo sempre sperare che siano gli altri ad aiutarci, anziché aiutarci da soli? In fondo, lo dice anche il detto: “Aiutateti, che Dio t’aiuta”. Ma voi non state facendo niente per farvi aiutare.
Si sperava che il pareggio col Genoa desse una scossa in più e ci si aspettava di vedere un Napoli con il sangue agli occhi, con la cazzimma, con il coltello tra i denti e con la maglia sudata: ma anche questa sera ci hanno fatto ricredere.
Caro Conte, hai ragione quando dici che qui a Napoli determinate cose non si possono fare; ed è vero. Qui a Napoli non si può giocare così. Non si può illudere un’intera tifoseria e un intero popolo. e poi presentarsi in campo così. Senza un briciolo di dignità.
Stasera bisognava mettere la ciliegina sulla torta, ma di questo passo e dopo questa prestazione, forse della torta non è rimasto nulla più. Polverizzata anche lei insieme ai tanti cuori di un’intera città che questa sera necessitavano di un ricovero urgente al Cardarelli.
È umanamente impossibile pensare di giocare così una sfida che ti dava la possibilità di assicurarsi un quarto di Scudetto in terra napoletana.
Un Lukaku inesistente, che non sposta gli equilibri. Non vince un duello.
Peccato per il palo di Anguissa.
Un rigore netto nel primo tempo neanche segnalato dal Var.
Da chiedersi il perché abbia deciso di giocare il restante del secondo tempo e il recupero senza Lukaku e Raspadori, che quest’ultimo è stato l’unico a rendere e creare qualcosa in più.
Archiviata anche questa penultima di campionato, ora servirà capire quando si giocherà con il Cagliari ma soprattutto comprendere come giocheranno.
Ora carichiamo le energie, riprendiamoci da questa partita e andiamo tutti uniti a combattere l’ultima giornata di campionato!
