NAPOLI (Di Anna Calì) – Fonte Foto SSC Napoli- Cambi sbagliati e un portiere che non esce mai tra i pali hanno contributo alla prima sconfitta in Champions League per la squadra di García. Quella che è andata in scena allo stadio Diego Armando Maradona è una partita che potrebbe considerarsi ad alto rischio infarto. Una squadra che parte fortissima e trova il gol del vantaggio al 19′ con Ostigard. 8 minuti di vantaggio e poi subito il pareggio al 27′ con Vinicius. La squadra va in confusione ed ecco che al 34′ Bellingham firma il vantaggio. Dalla gloria alla disperazione nel giro di pochissimi minuti.
Nella ripresa però il Napoli sembra aver ritrovato di nuovo la giusta concentrazione ed è soltanto un penalty al 54′ tirato da Zielinski che regala ai tifosi la gioia del pareggio.
Altro momento di gloria e di sogno che dura ben poco, al 78′ un autogol di Meret manda in frantumi tutte le fatiche spese durante la prestazione.
Troppe cose che stasera non sono andate e troppe risposte che il Mister dovrebbe darci.
Perché Anguissa nel primo tempo sembrava appesantito?
Perché far uscire Politano e Zielinski che stavano non solo creando ma anche giocando egregiamente?
Perché inserire soltanto all’86’ Simeone, Cajuste e Mario Rui? Cosa si aspettava di poter fare nella fase di recupero?
Anche qui, Mr Ancelotti si è dimostrato di essere un grande allenatore e di aver fatto i cambi giusti.
Una sconfitta che lascia un po’ d’amare in bocca, perché il pareggio era giusto e meritato per i ragazzi che stasera hanno sudato la maglia.
Ed è anche vero che giocare a ritmi così ravvicinati, non giova all’aspetto fisico dei giocatori.
Ora testa alla Fiorentina, il cammino in campionato prosegue!
Questa sarà una partita che verrà ricordata da tutti i tifosi e non solo per il risultato altalenante ma anche per un episodio sul calcio di rigore: Natan ha preferito non assistere al calcio di rigore, si è girato di spalle e iniziato a pregare. Dopo il gol è esploso di gioia ed è corso ad abbracciare il calciatore polacco.
Anche Rudi Garcia ha scelto di non vedere l’esecuzione del proprio calciatore. Infatti, il mister francese ha osservato la tribuna anziché il dischetto.
