NAPOLI (Di Anna Calì- fonte foto sscn) – Prima Anguissa e poi Hojlund portano i tre punti alla squadra di Antonio Conte che si prendere la testa della classifica a pari punti con la Roma.
Una vittoria che serviva per riscattarsi della sconfitta di San Siro contro il Milan, la settimana scorsa.
Il Maradona fa festa con la sua gente e con le canzoni che arricchiscono la magnifica coreografia delle due curve.
IL VANTAGGIO DEL GENOA
A gelare i tifosi nel primo tempo, ci pensa la rete di Ekhator.
Il Napoli nella prima parte di gioco ha prodotto poco o nulla.
Spento, senza idee, confuso e soprattutto con dei passaggi basilari sbagliati.
Il Napoli della partenza “play station” vista contro la Fiorentina è soltanto un lontano ricordo e, ci si chiede allora cosa possa essere cambiato da quella partita alle successive.
KDB FONDAMENTALE PER IL NAPOLI
È nel secondo tempo che la musica cambia e l’ingresso di Kevin De Bruyne va a modificare del tutto gli equilibri e gli assetti tattici.
COSA ACCADE A MC TOMINAY?
E pensare che per molti il belga fosse un “problema” per la squadra e per lo scozzese Mc Tominay.
Segnale di stanchezza o il peso dell’assenza di Lukaku? Cosa non fa rendere a pieno l’idolo del quarto scudetto? Domande che andrebbero poste al tecnico.
Nella seconda parte di gioco il Napoli è completamente cambiato, evoluto, con una fascia sinistra del tutto migliorata e una manovra di gioco più veloce.
DUE NUOVI INFORTUNI PRIMA DLELA SOSTA
Peccato per gli infortuni di Lobotka e Politano.
Magistrale Leonardo Spinazzola e Juan Jesus.
Il Napoli di questo primo tempo che possa servire di lezione a non far commettere più determinati errori.
Una vittoria che ci permette di andare alla sosta con più tranquillità per poi affrontare il Torino.






