NAPOLI (Di Anna Calì) – Again in vetta.
Ancora Napoli. Ancora altri tre punti.
Ancora il Maradona che canta: “Sarò con te”, ancora Conte che risponde all’Inter di Inzaghi e all’Atalanta di Gasperini.
Oggi contava solo un obiettivo: vincere, senza sé e senza ma.
Bisognava portare a casa i tre punti, dopo i risultati positivi del gruppo di testa.
Occorreva dare ancora un segnale forte e chiaro e, far capire che, quest’anno i ragazzi di Conte non hanno nessuna intenzione di lasciare nemmeno un punto per strada.
Oggi non era facile, la Roma di Claudio Ranieri, aveva fatto intuire che non sarebbe venuta al Maradona a fare la comparsa e così è stato.
Però a quanto pare la sosta della nazionale porta bene al Napoli.
La sfida al Maradona si apre con gli azzurri come al solito ben messi in campo, attento sulle palle attive e diventa subito pericoloso dopo pochi minuti dal fischio d’inizio.
La Roma attende gli azzurri arroccata in difesa e provando a pungere con delle ripartenze.
Lukaku nei primi 45′ delude ancora una volta le aspettative, poco cinico sotto porta, molto distratto sui cross serviti da Kvara.
Ma nella ripresa è proprio il belga che si rifà degli errori commessi precedentemente trovando la rete del vantaggio su un delizioso passaggio di Di Lorenzo che fa esplodere il Maradona.
IL RICORDO DI PINO DANIELE
Un match che è stato difficile per i “deboli di cuore” e, non solo calcisticamente, ma perché dopo dieci anni, oggi, al Maradona Napoli ha potuto riascoltare la voce di Pino Daniele.
Il brano “Again”, un inedito pubblicato nel 2009 è stato un vero e proprio regalo che la famiglia di Pino ha voluto regalare al mondo permettendo di riascoltare la voce di Pino e la sua chitarra.
Perché sì, il muro di Berlino è un lontano ricordo ma, Pino dovresti sapere quante cose sono cambiate: il Covid, le guerre, la tua Napoli vittima e in balìa di microcriminalità e, di questo mare che nonostante il suo essere blu, si sporca del sangue innocente. Chissà cosa avresti detto.
Però, Pino in questi dieci anni senza di te sono avvenute anche tante cose belle: corsi di chitarra con il tuo nome, concorsi, scuole e il dolce “Pinuccio” creato ed ideato dalla caffetteria Gambrinus.
Perché Pino, come dici tu sei: on the road, again. Perché sì, accompagni le nostre giornate con le tue canzoni, ma ascoltarti di nuovo stasera ha generato in noi un ché, inspiegabile e, se si è commosso anche il presidente De Laurentiis significa che hai fatto centro, anche da lassù.
Ma questa di Pino Daniele non è stata l’unica cosa avvenuta durante la sfida.
IL NO ALLA VIOLENZA E IL RICORDO DI CIRO ESPOSITO
Ad inizio partita, il portiere Meret ha regalato la maglia numero 1 alla famiglia di Santo Romano, il giovane ucciso un paio di settimane fa, vittima innocente della città partenopea.
In curva invece, spettacolare la coreografia creata per Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli che ieri, 23 novembre, avrebbe compiuto 40 anni e che perse la vita proprio a causa degli scontri con degli ultras durante la partita contro la Fiorentina a Roma di Coppa Italia. Ed è per questo che qui a Napoli, questa partita vale molto di più.
In questa giornata di campionato, tutti i giocatori di tutte le squadre sono scesi con un segno rosso sul volto, simbolo della giornata contro la violenza di genere che si festeggerà domani, 25 novembre.
Siamo ancora primi, stiamo per superare questo periodo ad alta tensione mentale e i risultati parlano chiaro!