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Intervista al Napoli club Capri

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NAPOLI (Di Stefano Esposito) –  Continua il tour dei club Napoli sparsi in tutto il mondo. Napoli, come diciamo spesso, è dappertutto perché Napoli è un sentimento che è nei cuori di tutti.
Quest’oggi abbiamo il piacere di intervistare il Napoli Club Isola di Capri “CapriAzzurra”, nell’isola distesa che ha la forma della donna più bella di Napoli e, attraverso loro, testare il sentimento di napoletanità in uno dei luoghi più esclusivi del mondo.

Quando è nato il Club Napoli Isola di Capri e con quale spirito? Come si è acceso quel primo entusiasmo tra gli isolani?

“Il Club Napoli Isola di Capri nasce nel settembre del 1985, spinto da un’autentica passione per il Napoli e dal desiderio di creare un punto d’incontro per i tifosi capresi. L’idea prese vita nel cuore dell’isola, a pochi passi dalla celebre Piazzetta, grazie all’iniziativa di un gruppo di amici uniti dall’amore per i colori azzurri: Francesco Staiano, Sebastiano e Pietro Russo, Costanzo Ruocco, Germano Bladier, solo per citarne alcuni.

Il Club venne intitolato a Costanzo Celestini, giovane talento caprese in forza al Napoli e già campione d’Italia con la Primavera.

Il 25 settembre 1985 arrivò il momento che sancì ufficialmente la nascita del Club: sbarcò sull’isola una delegazione della SSC Napoli con Celestini, Ferrario, Ferrara, Baiano, Zazzaro, accompagnati dallo storico direttore Italo Allodi.
Un evento memorabile, che accese l’entusiasmo di tutti i tifosi.

Oggi, nel 2025, proprio pochi giorni fa, il Club ha celebrato i suoi 40 anni di storia con l’orgoglio di aver accompagnato il Napoli in tutte le sue epoche, festeggiando anche il quarto Scudetto”.

Quanto è forte il legame tra Capri e il Napoli? Essere tifosi sulla “perla del Mediterraneo” ha un sapore speciale?

“Il legame tra Capri e il Napoli è sempre stato fortissimo, quasi viscerale. Basti pensare che il Presidente Ferlaino era di casa sull’isola, e molti calciatori dell’epoca frequentavano Capri nei loro giorni liberi. Anche il dottor Enrico Verga, consigliere del club, era un caprese d’adozione.

Già nel primo anno di attività il Club contava oltre 300 soci, un numero che, a distanza di 40 anni, è rimasto sorprendentemente stabile, con nuove generazioni di tifosi sempre più coinvolte, anche attraverso una costante sottoscrizione di abbonamenti allo stadio. Certamente le gare in notturna ci penalizzano non poco costringendoci soprattutto nel periodo invernale – per l’assenza di mezzi di ritorno – a pernottare in città dopo la partita, ma l’amore per la squadra è troppo forte e rende tutto sopportabile”.

Chi sono i protagonisti del club oggi? Dai fondatori ai nuovi membri: c’è una storia particolare che vale la pena raccontare?

“Noi amiamo sostenere che i veri protagonisti del Club sono i soci: uomini, donne, ragazzi e ragazze che, con entusiasmo e costanza, partecipano a eventi, iniziative e momenti di condivisione.
Ma c’è un direttivo che non risparmia sforzi e sacrifici, per mantenere costanti tutte le attività.

Tra le tante storie, una in particolare ci sta a cuore: nel 1989, in occasione della vittoria della Coppa UEFA, la SSC Napoli autorizzò il Club a portare il trofeo sull’isola. Capri accolse Maradona, Giuliani, Corradini e il compianto Carlo Iuliano, capo ufficio stampa. Una giornata entrata di diritto nella storia dell’isola e del tifo partenopeo.

Nel corso degli anni, il Club ha organizzato eventi per i due Scudetti dell’era Maradona, incontri con protagonisti del mondo sportivo e iniziative di solidarietà, fino ai recenti festeggiamenti per i successi dell’era De Laurentiis”.

In che modo vivete le partite sull’isola? Ci sono rituali, luoghi simbolici o appuntamenti immancabili che rendono unico il tifo caprese?

“Anche se il Club non dispone di una sede fissa dove riunirsi per le partite, i momenti più importanti si vivono in due luoghi simbolici: il Grand Hotel Quisisana e il Ristorante Verginiello, che ospitano eventi ufficiali e celebrazioni.
Sono questi gli spazi dove il tifo caprese prende forma, tra passione, amicizia e identità”.

Raccontateci il momento della vittoria del quarto Scudetto: come ha reagito Capri? C’è stato un evento o un festeggiamento che ha segnato la storia del club?

“Il quarto Scudetto, a differenza del terzo, è stato vissuto con maggiore ansia e trepidazione anche se alla fine l’entusiasmo è stato travolgente. Capri e Anacapri si sono colorate d’azzurro, con striscioni, bandiere e cortei.
La Piazzetta, trasformata per l’occasione in una curva del “Maradona”, ha ospitato la diretta su maxi-schermo. Al fischio finale, l’isola è esplosa in cori, torciate e festeggiamenti indimenticabili.
Il Club ha poi organizzato un evento speciale nel teatro del Quisisana, per il terzo tricolore e pochi giorni fa presso l’hotel San Michele di Anacapri, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva”.

Collaborate con il comune o con altre realtà capresi per promuovere la cultura sportiva e partenopea?

“Sì, il Club ha sempre avuto un ruolo attivo nella vita sociale dell’isola. Eventi come quello di Natale o la chiusura di stagione sono spesso legati a iniziative benefiche, a favore di ospedali pediatrici di Napoli e associazioni di volontariato locali.
Inoltre, il Club promuove anche incontri culturali, come presentazioni di libri legati al Napoli e alla sua storia, contribuendo a diffondere la cultura sportiva e partenopea”.

Siete in contatto con altri club Napoli in Campania o all’estero? Vi sentite parte di una famiglia globale?

“Assolutamente sì. Il Club Napoli Isola di Capri aderisce all’ACAN (Associazione Club Azzurri del Napoli), con cui condivide numerose iniziative e momenti di incontro. Possiamo considerarci ben felici e grati a tutti per la grande considerazione che si nutre nei nostri confronti”.

Il turismo a Capri porta tanti tifosi in visita: organizzate attività o incontri per coinvolgere chi passa sull’isola e quanto ha contribuito a fare conoscere l’isola, Napoli e il Napoli il fenomeno cinematografico, nonché capolavoro, di Sorrentino, Parthenope, che parla di Capri, Napoli e scudetto?

“Capita spesso che tifosi in vacanza ci contattino per un saluto. Per noi è un onore accoglierli, regalare una sciarpa o raccontare la nostra storia.
Il film Parthenope di Sorrentino ha senz’altro contribuito a esaltare l’unicità di Capri, Napoli e della passione per il calcio, offrendo uno sguardo intenso che ci ha reso ancora più unici nel panorama culturale e sportivo”.

Qual è il sogno più grande del Club Napoli Capri? Una visita della squadra? Un evento con una leggenda azzurra?

“Il nostro sogno? Poter ospitare un giorno l’intera squadra del Napoli sull’isola, magari per un’amichevole o un evento speciale. Sarebbe l’occasione perfetta per celebrare la nostra fede calcistica con un’iniziativa di solidarietà e per vivere, tutti insieme, una grande giornata azzurra nella cornice unica di Capri”.

E infine, un pensiero a chi vive il Napoli “lontano” da Napoli: cosa rende speciale vivere la passione azzurra su un’isola, tra mare, vento e cuore?

“A questa domanda ci viene semplice rispondere con il nostro motto che recita “Divisi dal mare… Uniti dalla Fede!”

Ce lo fate un saluto da Capri?

“Un abbraccio ed un saluto a tutti i tifosi del Napoli dall’Isola Azzurra! Forza Napoli Sempre!”

Di seguito i contatti del club:
www.napoliclubcapri.com
www.facebook.it/napoliclubcapri
www.instagram.com/napoliclubcapri
Chat line WhatsApp: 3662550006

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