NAPOLI (Di Stefano Esposito) – Noa Lang da molto sognava l’azzurro “Un sogno essere qui, voglio vincere”, comincia con queste parole l’avventura di Noa Lang con il Napoli. L’olandese lunedì scorso è arrivato a Roma per svolgere le visite mediche in giornata, poi ha fatto rotta verso Dimaro per raggiungere i nuovi compagni al ritiro. Il classe 1999 è costato 25 milioni di euro più 2 di bonus, con il 10% sulla futura rivendita che resta al PSV, e non ha nascosto la determinazione che lo ha spinto a insistere: “C’era già l’opportunità di venire al Napoli in inverno, ma il PSV non me l’ha permesso. Quando si è ripresentata non ci ho ripensato. Ora sono molto felice di questa parte della mia carriera”.
Per farsi amare dal pubblico partenopeo, Lang punta sul talento e sul gusto per il dribbling: “Sono un giocatore che ama dribblare palla al piede, un tipo di giocatore che i tifosi allo stadio amano vedere. La prima cosa che ho imparato qui è dire ‘sono stanco’. Gli allenamenti sono duri, ma questo è positivo per me: mi fa uscire dalla mia zona di comfort. Ora bisogna lavorare duro per diventare la miglior versione di me”. Sulla passione dei tifosi azzurri non ha dubbi: “Il Napoli è un grande club, ha sostenitori in tutta Italia. Non puoi paragonarlo ai club olandesi per intensità. Musica? È qualcosa che mi fa stare bene, credo di dover chiedere il permesso alla società, ma ascolterò qualche canzone in italiano”.
Guardando al futuro, Lang non vuole nascondere le proprie ambizioni: “Tatuaggi? Non ne ho uno per i club dove ho giocato. Il successore di Kvaratskhelia? Sono fiducioso del mio futuro in questo club. Kvicha è un grande giocatore, ma io sono diverso da lui. Credo molto nelle mie qualità, e la società ha riposto fiducia in me”. Con la sua consueta spavalderia ha aggiunto: “Mi piace quando mi raddoppiano. Così elimino due giocatori alla volta”. Napoli è pronta ad innamorarsi del suo nuovo numero 70: parole forti, talento indiscutibile e la voglia di trasformare un sogno in vittorie.






