In occasione dell’ultima giornata del campionato di calcio, Napoli-Cagliari, prevista per venerdì sera alle 20.45 allo Stadio Diego Armando Maradona, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha disposto l’allestimento di tre maxischermi in città per assistere tutti insieme al match. Le piazze scelte sono: Piazza Plebiscito, Piazza Mercato e Piazza Giovanni Paolo II a Scampia.
CAOS BIGLIETTI
“Mi sono giunte numerose segnalazioni, da parte di persone in fila davanti alle biglietterie autorizzate per la vendita dei biglietti per la partita con il Cagliari che hanno trovato le biglietterie chiuse”.
Lo scrive in una nota Luigi Musto presidente della commissione politiche giovanili e del lavoro.
“Una situazione gravissima e indegna per una città che fa di tutto per essere una capitale dello sport capace di ospitare grandissimi eventi internazionali. La vendita dei biglietti – aggiunge Musto- andava disciplinata in maniera tempestiva e in grado di soddisfare la maggior parte delle persone. La disorganizzazione invece regna sovrana”. Una critica durissima la parte del presidente della commissione anche nei confronti della vendita online. “I siti sono intasati non è possibile che soltanto a Napoli accadano cose del genere. Evidentemente bisognava muoversi in maniera più tempestiva – conclude Musto- qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto”.
IL COMUNE
Nelle prossime ore intendo formalizzare una richiesta al Prefetto e al Tavolo della Sicurezza, attualmente impegnati a garantire un servizio pubblico volto alla tutela dell’ordine e della sicurezza, insieme al Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, affinché si attivino immediatamente presso la Lega Calcio, la RAI e Mediaset per assicurare la trasmissione in chiaro dell’ultima partita di campionato tra Napoli e Cagliari.
L’enorme richiesta di biglietti e l’impossibilità di accontentare tutti i tifosi, unita alla forte valenza simbolica di questo appuntamento, rendono necessario garantire a tutti la possibilità di seguire la gara in diretta, evitando rischi per l’ordine pubblico e situazioni di tensione dovute a possibili assembramenti.
Sarebbe un atto di buonsenso, di rispetto e di attenzione verso una tifoseria che ha sempre dimostrato passione e civiltà. Ma anche – e soprattutto – un gesto concreto nei confronti di chi, per ragioni economiche, non può permettersi un abbonamento o l’acquisto della singola partita sulle piattaforme a pagamento.