NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – Il Maradona che inizia a svuotarsi lentamente, nel silenzio ma anche forse nella rabbia per i quattro punti che si sono sciolti nell’aria. Volatilizzati nel giro di una settimana, prima con la Roma e ora con l’Udinese.
Questa volta però al posto di Angeliño c’era Ekkenkamp che dopo quattro minuti dal gol del vantaggio di Mc Tominay trova il pareggio. Proprio lì, su quella fascia di Mazzocchi e Juan Jesus, perché Meret ci aveva messo tutte le buone intenzioni e capacità per non subire gol, perché prendere un gol così è veramente inaccettabile e inaudito.
Il Napoli di Antonio Conte stasera doveva necessariamente vincere, non soltanto per riscattarsi del pareggio avvenuto all’Olimpico ma per poter mettere effettivamente una forte pressione all’Inter e creare così un distacco, al momento che ha perso il recupero contro la Fiorentina e, che proprio domani incontrerà nuovamente i viola.
Un Napoli che forse ha sentito troppo la pressione, una partita troppo strana. La squadra ospite ogni qualvolta attacca si rende pericolosa e i padroni di casa difendendo male, anche tanto.
Gli azzurri non riescono a trovare gli spazi giusti. Anguissa sotto livello e Neres non riesce più a dare quella sicurezza, quella velocità è quelle giocate che solo lui riusciva a fare prima di queste due ultime partite.
Sotto tono anche Lukaku.
Non sono serviti i cambi, non è servito a niente neanche il passaggio 4231 e neanche la nuova carta Okafor, che il più delle volte riesce a risolvere le partite partendo dalla panchina.
Stasera non è mancata soltanto la prestazione e il bel gioco, ma a venire meno anche: la cattiveria agonistica, la voglia di vincere e portare a casa il risultato.
Un altro passo falso, sperando che possa essere l’ultimo, ma soprattutto che il Napoli quanto prima possa ritrovare quanto prima la strada dei tre punti e che possa continuare a proteggere quanto stavano costruendo con le proprie mani.
E se è vero, che il mercato riparatore forse serviva a riparare ove necessario, stasera ci si è resi conto che, in fondo, realmente dovevamo riparare qualcosa in determinati ruoli.
Questo incontro però verrà ricordato anche per il ritorno di Inler, ex giocatore del Napoli e per la premiazione di Antonio Conte come allenatore del mese di gennaio.
Ora testa bassa e pedalare in vista della sfida con la Lazio di sabato prossimo all’Olimpico.
