NAPOLI (Di Stefano Esposito) – Il Napoli si prepara ad affrontare la prossima stagione calcistica con la solidità calcistica ed economico-finanziaria di chi ha appena conquistato lo scudetto con un bilancio encomiabile. Antonio Conte, confermato alla guida tecnica dopo il trionfo dello scorso anno, ha a disposizione una rosa già rafforzata nei suoi punti chiave. Il mercato del Napoli è stato il frutto di una strategia anticipatoria ben calibrata.
Tra gli arrivi già ufficializzati spiccano quello del numero 11, Kevin De Bruyne, il quale porta esperienza e visione al centrocampo, Noa Lang per le corsie offensive, il giovane difensore Luca Marianucci e Sam Beukema per la retroguardia. A questi si aggiunge da ultimo, ma non per ultimo, Lorenzo Lucca, attaccante dall’Udinese, acquisito con una formula onerosa che lo consacra come vice-Lukaku in un reparto che punta fisico, profondità e soluzioni multiple. Lucca era stato già elogiato da Conte per la sua dominanza sulle palle alte e per l’attacco alla profondità. Quindi, anche in questo caso, si tratta di una prima scelta, a dispetto di tutti gli altri rumors.
Il Napoli però non si ferma qui: sono in corso le trattative per Dan Ndoye, individuato come complemento perfetto per Lang sugli esterni, e per Vanja Milinkovic-Savic per affiancare Meret tra i pali. Cyril Ngonge, come Folorushno, sono in uscita e vicini a nuove avventure, rispettivamente, probabilmente, a Torino e Bologna. Nel frattempo vengono valutate alternative di grande richiamo, tra cui un possibile innesto offensivo dalle isole britanniche. Lo vedremo nei prossimi tumultuosi giorni di mercato.
Parallelamente al mercato, si apre un capitolo epocale per il club: la costruzione di un nuovo stadio da 65.000 posti nella zona orientale della città. Il progetto, presentato alle autorità competenti, prevede un impianto moderno, con spazi multifunzionali e tecnologie all’avanguardia, integrato con una nuova area urbana dedicata all’innovazione e allo sviluppo economico. Questo polo sarà il simbolo di una Napoli calcistica e cittadina proiettata nel futuro. Probabilmente il progetto vedrà la luce nel centro direzionale, ex Caramanico, nella Zona Economica Speciale (ZES).
Infine, il club ha affrontato con fermezza il caso Osimhen. Tornato dal prestito, l’attaccante ha giustificato la sua assenza al raduno con motivi medici, ma la trattativa per la sua permanenza o cessione resta assolutamente aperta e De Laurentiis non arretra di un millimetro rispetto a condizioni ritenute accettabili. La dirigenza non ammette infatti eccezioni, neanche per i protagonisti più talentuosi delle passate stagioni.
L’estate azzurra del 2025 si delinea quindi come la sintesi perfetta tra programmazione tecnica, ambizione strutturale e leadership gestionale. Un progetto complesso ma lucido, che vuole consolidare il successo e spingerlo oltre i confini del campo.
