NAPOLI (Di Anna Calì – fonte foto SSC Napoli) – Il Torino frena la corsa del treno Champions per la squadra di Ciccio Calzona. Un pareggio che non serve a nessuno delle due squadre. Al vantaggio del georgiano Kvara al 62′ su un magistrale assist di Mario Rui, risponde subito Salabria che non segnava dallo scorso 7 gennaio, proprio contro il Napoli. Soltanto tre minuti dura il vantaggio del Napoli.
Una partita non eccellente dal punto di vista tecnico, ma tattico sì. Un Torino ben piazzato in campo che da la conferma di tutte le ipotesi di come si sarebbe potuta svolgere la partita: ostica e difficile, come ha sempre giocato il Torino. Una squadra che mette in difficoltà qualsiasi avversaria incontra sul suo cammino.
Nel primo tempo due grandi occasioni con Kvicha Kvaratskhelia che soltanto Milinkovic-Savic lo ferma e dall’altro lato Meret fa lo stesso con una suoer parata.
Nonostante le difficoltà della partita, il Napoli si è dimostrato una squadra in crescita e finalmente con la mentalità di gruppo e non più del singolo, infatti dopo il gol prima dell’azzurro e il pareggio poi del Torino, si è creato un vero e proprio assedio dei giocatori partenopei che hanno provato fino all’ultimo respiro a portare a casa i tre punti.
Brutta la prestazione di Zielinski che per tutto il primo tempo è metà del secondo abbiamo giocato in 10, come se giocasse contro il Napoli e non per il Napoli, è fondamentale pensare di escluderlo per sempre e dare visibilità a Traorè o comunque, a chi effettivamente tiene particolarmente ancora al bene della maglia.
Bene la prestazione di Traorè e Ostigard
Da chiedersi come mai i giocatori del Toro nella metà del secondo tempo si sono tutti accasciati a terra a causa dei crampi muscolari ma per mera curiosità, non appena iniziato il recupero, hanno ripreso a correre come non mai. I misteri del calcio a cui non ci sarà mai una vera ed effettiva spiegazione. Fanno discutere anche i minuti non dati nel recupero, troppo pochi quelli concessi da Orsati. Troppo tardi l’ingresso in campo di Lindstrom che magari avrebbe potuto risollevare gli animi della partita, come lo stesso Simeone. Forse, è stato lo stesso Mr Calzona che non ha voluto osare e provare ad agguantare la vittoria e del modo in cui si è accontentato del pari?
Nonostante il pareggio, il Napoli ha dimostrato anche stasera di aver riacquistato nuovamente lucidità mentale, lo stesso Kvara è ritornato a essere brillante nelle sue giocate e nel modo in cui punta gli avversari.
Peccato, perché dopo l’anima, il corpo e tutta la forza fisica messa in questa partita il Napoli meritava ampiamente la vittoria.
Testa al Barcellona e alla sfida di martedì.