NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – Chiove e maletiempo fa. Per riassumere la partita di questa sera, possiamo tranquillamente utilizzare questo tipico proverbio napoletano. Seconda sconfitta nel giro di pochissimi giorni contro i biancocelesti. A segnare il gol della vittoria, Isaksen su contropiede.
Una serata da dimenticare per il Maradona sold out e per i tifosi che sono giunti lì, nonostante il maltempo che ha colpito l’intera regione Campania.
La squadra di Antonio Conte non riesce a togliersi gli schiaffi dalla faccia, dopo la partita disputata all’Olimpico in Coppa Italia di giovedì 5 dicembre.
Una sconfitta che pesa. Il Napoli, momentaneamente non può raggiungere l’Atalanta che è al primo posto.
Una partita che possiamo suddividere in due momenti: un Napoli che mette gas e sin dal 1′ sembra intenzionato a non voler assolutamente perdere. La prima occasione avviene con Mc Tominay che, oggi, avrebbe potuto festeggiare il suo compleanno proprio andando a segno; successivamente, un calo da parte della squadra di casa che ha permesso così alla Lazio di recuperare metri e poter provare ad osare.
Una sfida giocata soprattutto con molta tattica e pochi tiri in porta per ambedue le squadre. Troppe le occasioni sprecate e troppi i passaggi che potevano essere concretizzati in maniera diversa. Un secondo tempo giocato troppo sottotono e soprattutto senza quella ferocia negli occhi, nel corpo e nello spirito dei giocatori.
Buona la prestazione del georgiano Kvaratskhelia e di Anguissa. Ancora una volta non pervenuto Lukaku e, questo incide in maniera negativa sulla partita e sul sistema di gioco.
Troppe cose che ancora devono essere riviste e soprattutto rivalutate. È assurdo pensare che i cambi avvengono sempre in maniera così tardiva e soprattutto che non si capisce effettivamente quando un giocatore in campo è stanco e non riesce più a rendere, com’è successo stasera con Politano.
Grandi errori arbitrali da parte di Colombo, soprattutto su Kvicha Kvaratskhelia e sulla gestione dei cartellini gialli.
È vero anche che questa sconfitta non deve assolutamente dimenticare e buttare via quanto ha costruito in questi mesi ma deve far riflettere e, far comprendere che non bisogna limitarsi ad aspettare il gol e tergiversare ma, bisogna essere incisivi. Da oggi in poi, bisognerà non inciampare in più in altri errori e, soprattutto non perdere altri punti che serviranno per la zona Champions, che ricordiamo essere l’obiettivo unico dell’allenatore e della società.
