Covid, scarseggiano ossigeno e antibiotici in farmacia. Uccisa dal virus a 37 anni, l’Asl aveva invitato la famiglia a vaccinarsi (VIDEO)

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    NAPOLI – L’aumento improvviso ma non inatteso dei contagi tra Natale e Capodanno ha messo in ginocchio le farmacie.

    Da giorni mancano numerosi antibiotici tra cui lo Zitromax, quello necessario per la cura del Covid, ma anche l’ossigeno inizia a scarseggiare.

    Mancano anche i farmaci equivalenti, che in mancanza di quelli di marca hanno sopperito all’eccessiva richiesta dell’utenza anche se con diffidenza.

    Complice un eccessivo approvvigionamento da parte delle famiglie, ma anche il non rispetto della riconsegna del reso delle bombole le Asl lanciano l’allarme.

    La situazione a detta dei farmacisti dovrebbe ritornare normale nel giro di 10 giorni. Rientrato invece l’allarme mascherine FFP2 oggi in vendita calmierate a 75cent.

    La dottoressa Serena Ferrara ai nostri microfoni sottolinea l’emergenza di queste ore.

    Centinaia di persone anche oggi negli hub di vaccinazione contro il Covid a Napoli.

    Alla Mostra d’Oltremare molti cittadini sono stati presenti sin dall’alba per mettersi tra i primi in fila per la vaccinazione.

    Molte centinaia anche alla Fagianeria di Capodimonte e grande afflusso è stato registrato anche ai centri municipali delle Asl.

    Per ora l’Asl Napoli 1 sta valutando l’accesso dei vaccinandi, la maggior parte è per la terza dose del vaccino.

    Al momento non è stata ancora presa una decisione sulla riapertura di hub per le vaccinazioni che nella prima fase comprendevano anche l’Atitech di Capodichino e la Stazione Marittima di fronte a Piazza Municipio.

    Pronto soccorso al limite del collasso con posti letto Covid esauriti; personale medico e paramedico sotto organico in grande difficoltà; pazienti in attesa dei risultati del tampone molecolare che nel frattempo hanno bisogno del ricovero.

    Le strutture ospedaliere irpine, a partire dall’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, sono messe a dura prova dalla variante Omicron che vede la provincia di Avellino quella maggiormente colpita dalla quarta ondata della pandemia.

    A Boscoreale prosegue irrefrenabile l’aumento dei contagi da Covid-19.

    In soli quattro giorni, dal 30 dicembre al 2 gennaio, gli attuali positivi sono passati a 354 (al 29 dicembre erano 243).

    Un dato – sottolinea una nota del Comune – decisamente allarmante che “denota come anche nella nostra città il contagio sta dilagando. Suscita allarme anche l’indice di contagio relativo all’incidenza percentuale dei nuovi positivi a sette giorni per centomila abitanti, che nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio è letteralmente schizzato al 926,30 % (la precedente settimana era al 246,28 %); analogo balzo si è registrato anche nel dato regionale che è pari all’1.085,49% (la precedente settimana era al 349,48%)”.
    “Per rendere l’idea – si evidenzia – basti pensare che appena un mese fa l’indice percentuale in città era appena al 91,89%”.
    Fino al 30 dicembre sono 18.891 i cittadini ai quali è stata inoculata la prima dose di vaccino (79% della popolazione), 15.951 quelli a cui è stata inoculata la seconda dose (67% della popolazione), e 4.570 quelli a cui è stata inoculata la terza dose (19% della popolazione).

    In merito alla scomparsa della giovane G.B. di Villaricca, l’Asl esprime il proprio cordoglio alla famiglia.

    Dalla relazione di servizio dei medici che prendono in carico i pazienti a domicilio in quel territorio è emerso che la famiglia era stata contattata in data 22 e 27 dicembre.

    Nella comunicazione del 22 era stato programmato un tampone per l’intera famiglia in data 23 presso il casello di Giugliano.

    La famiglia non si era recata al casello per proprie problematiche e i medici erano riusciti a contattare nuovamente la famiglia solo mediante l’aiuto del medico di medicina generale, in quanto l’unico recapito disponibile non risultava raggiungibile.

    In data 27 dicembre, a seguito del contatto telefonico, veniva comunque programmato un tampone di controllo per il 2 gennaio.

    Oggi 4 gennaio è stata dichiarata la guarigione a seguito del tampone negativo dei familiari isolati a casa.

    L’Asl in questa fase della pandemia sta seguendo a domicilio centinaia di pazienti, cercando di garantire a tutti le migliori terapie possibili.

    Attualmente la migliore terapia contro il Covid19 è la vaccinazione.

    Per questa ragione tutti i componenti della famiglia di G.B. sono stati più volte invitati a vaccinarsi senza esito.

    La Fondazione Teatro di San Carlo comunica che, durante i consueti controlli di routine cui viene sottoposto tutto il personale del Teatro, sono stati riscontrati nuovi casi di positività al Covid-19, per cui si è resa necessaria la cancellazione dello spettacolo di questa mattina de Il Lago dei Cigni “for families” e delle rappresentazioni del balletto in programma questa sera martedì 4 gennaio e domani mercoledì 5 gennaio 2022 alle ore 11.30 e alle ore 18.

    La Fondazione, si legge in una nota “scusandosi per il disagio, precisa che è possibile richiedere la riconversione o il rimborso dei biglietti entro il 30 gennaio 2022 e che coloro che hanno acquistato il biglietto per gli eventi annullati riceveranno a breve una comunicazione via email”.

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