A Gaza i bombardamenti sono ripresi più violenti di prima. Nessun ospedale è pienamente funzionante e le scorte di farmaci sono sempre meno: servono aiuti urgenti, ora!
“I bambini urlano mentre siamo costretti a staccare il tessuto bruciato dalla loro pelle. Ci implorano di fermarci, ma se non rimuoviamo il tessuto morto, le infezioni possono portarli alla morte” – è il racconto straziante del dottor Ahamd Abu Warda, responsabile medico di Medici Senza Frontiere a Gaza.
Tutto lo staff di Medici Senza Frontiere a Gaza continua a curare come può, nei pochi ospedali rimasti funzionanti, con i pochi farmaci rimasti. I pazienti con ustioni gravi su tutto il corpo sono aumentati. Ad aprile nella nostra clinica a Gaza City ne abbiamo curati in media 100 al giorno. Nell’ultimo anno nell’Ospedale Nasser abbiamo effettuato oltre 1.000 interventi chirurgici per ustioni, il 70% dei pazienti erano bambini, la maggior parte con meno di 5 anni. Sono stati ustionati dalle esplosioni delle bombe.
LA CRONACA
Intanto è stata confermata l’uccisione di Mohammed Sinwar, comandante della brigata Khan Yunis e quindi del braccio militare di Hamas. Solo pochi mesi fa era stato ucciso anche il fratello.
Secondo Al-Hadath, nel tunnel sarebbero stati trovati anche i cadaveri di dieci stretti collaboratori di Muhammed Sinwar, tra cui quello del comandante della Brigata Rafah Muhammad Shabana. Martedì scorso, l’Idf e lo Shin Bet hanno condotto un attacco mirato contro un’infrastruttura sotterranea presso l’ospedale Europeo, dopo aver ottenuto un’informazione d’intelligence che indicava Muhammed Sinwar, succeduto al fratello Yahya dopo la sua uccisione in ottobre, con alti funzionari di Hamas riuniti nel tunnel. Per giorni l’Idf ha continuato a bombardare il sito impedendo ai soccorritori di avvicinarsi. Israele non ha ancora confermato la morte di Sinwar né di Shabana.
La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che gli attacchi aerei israeliani odierni hanno ucciso almeno 33 persone, più della metà delle quali erano bambini. Secondo il portavoce della Protezione civile, Mahmud Bassal, 22 persone sono state uccise in un attacco contro diverse tende in cui vivevano sfollati palestinesi ad Al-Mawasi, nel sud del territorio.
Continuano i raid israeliani dell’operazione Carri di Gedeone per mettere pressione su Hamas che è ora al tavolo negoziale di Doha: possibile un accordo per il rilascio di 10 ostaggi.
I ribelli Houthi dello Yemen hanno affermato oggi di aver lanciato due missili contro il principale aeroporto israeliano, dopo che l’Idf ha dichiarato di averne intercettato uno lanciato dal Paese della penisola arabica. Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha dichiarato che il suo gruppo, sostenuto dall’Iran, ha preso di mira l’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, con “due missili balistici”. Il portavoce ha aggiunto che gli attacchi continueranno fino alla fine dell'”assedio” su Gaza, dove Israele combatte da 19 mesi una guerra contro Hamas.
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