AFRAGOLA – Dopo essere stato lasciato dalla compagna ha iniziato a perseguitarla e ad abusare sessualmente di lei, arrivando ad inviare delle foto intime della donna ai suoi amici.

Per questo un imprenditore edile di Afragola (Napoli) è finito in carcere per i reati di violenza sessuale, estorsione e stalking.

A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono stati i carabinieri della Tenenza di Caivano.

“Restiamo letteralmente disgustati dalle evidenze investigative che hanno determinato l’arresto di un uomo, originario di Afragola, accusato di stalking, violenza sessuale ed estorsione nei confronti della sua ex compagna. La malcapitata sarebbe precipitata in un incubo dopo aver deciso di troncare la relazione.

L’uomo l’avrebbe violentata e avrebbe diffuso i video e le fotografie dei rapporti, inviandoli ad amici e conoscenti della donna. Qualora tali accuse dovessero essere confermate in sede processuale saremmo di fronte ad una vergogna senza precedenti che merita di essere punita con una severità esponenziale”.

Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e la responsabile delle Donne Verdi in Campania Fiorella Zabatta. “L’attività giudiziaria – proseguono Borrelli e Zabatta – dovrà chiarire anche il ruolo di chi ha ricevuto le immagini dei rapporti sessuali.

Qualora i destinatari non abbiano proceduto alla denuncia del fatto saremmo di fronte ad un atteggiamento connivente che dovrebbe comportare una responsabilità di carattere penale anche per costoro”.

“Purtroppo fatti del genere evidenziano quanto sia attuale il tema della violenza di genere e della diffusione dei video di atti sessuali. In troppi casi le donne sono costrette a subire violenze inumane che segnano profondamente la loro vita.

In questo caso la vittima è sprofondata in un abisso di violenze carnali e psicologiche solo per aver deciso di troncare una relazione. Fatti del genere non hanno alcuna giustificazione. Esprimiamo massima solidarietà alla malcapitata e ci costituiremo parte civile nel procedimento.

Non lasceremo sola l’ennesima vittima di una violenza così insopportabile e disumana”, concludono Borrelli e Zabatta. (ANSA)

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