NAPOLI – La torta, le foto, le candeline, una bel party per i 18 anni e le foto sui social network per condividere il momento.

Il festeggiato però non è un ragazzo qualunque ma uno dei giovanissimi che a marzo del 2018 ha ammazzato Francesco Della Corte, guardia giurata all’ingresso della stazione della metropolitana di Piscinola.

Il ragazzo, che è stato condannato a 16 anni e mezzo, detenuto nel carcere minorile di Airola in provincia di Benevento, ha chiesto e ottenuto – secondo quanto riportato da La Repubblica – di potere temporaneamente lasciare la cella e passare la serata con parenti e amici.

La festa si è tenuta in una canonica a poca distanza da Airola

Lo sdegno per la vicenda si è fatto sentire sui social, dove la figlia della vittima in un post ha scritto:”Non mi sono mai espressa direttamente tramite i social perché queste “persone”, che nel tempo continuano a dimostrarsi di una pochezza inaudita,non meritano la mia attenzione. Ma ogni volta è veramente dura.

Ci hanno costretto a vivere con il cuore a metà.

Il tempo aggiusta le cose, dicono, ma non sempre. Non importa quanto tempo passerà, mio padre non varcherà più la porta di casa, non incontreremo più i suoi occhi complici e non sentiremo più la sua voce o il suo profumo.

Vedere chi ti ha portato via l’altra parte del tuo cuore a poco più di un anno dal fatto, così ritratto sui social, è dura e fa male. Mio padre era entusiasta della vita, profumava di vita e gli hanno tolto la possibilità di realizzare i suoi sogni.

Ci auguriamo che il 19 settembre a chi crede che sia un passatempo divertente colpire alle spalle un essere umano, a chi ha la crudeltà di guardare negli occhi un uomo a terra ferito indifeso … agonizzante e continuare a colpire, a chi riesce a vivere consapevole di aver tolto un papà a dei figli ed un marito ad una moglie senza il minimo pentimento, a queste persone ci auguriamo non venga scontato nulla, ma che quel giorno la giustizia,come dovrebbe essere sempre e per tutti gli uomini in un stato di diritto, faccia il suo corso!”.

“È disgustoso. Mi rivolgo a chi ha concesso quel permesso: io, che ho perso mio marito devo piangere, loro, invece, che me lo hanno ucciso, stanno ridendo”.

Sono parole piene di dolore quelle che Annamaria Della Corte, vedova di Francesco Della Corte – il vigilante aggredito e ucciso, il 3 marzo 2018, da tre giovani che gli volevo rubare la pistola, nella stazione della metro di Piscinola, a Napoli – usa per commentare il permesso premio concesso a uno dei tre assassini di suo marito, per il suo 18esimo compleanno.

Le foto della festa celebrata qualche giorno fa sono state pubblicate sui social, suscitando sdegno soprattutto in chi ha perso il marito e il padre.

“Hanno affrontato un processo per omicidio senza versare una lacrima – ricorda Annamaria parlando con l’ANSA – mi guardavano negli occhi senza mostrare un minimo pentimento. Sono senza cuore.

È passato un anno e non hanno ancora capito la gravità del gesto che hanno commesso. Nelle foto pubblicate lui e i suoi amici ridono e si divertono e, a distanza di appena sette mesi dalla condanna è stato consentito tutto questo”. (ANSA).

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