ROMA – Restano in carcere Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjort, i due cittadini americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega.

Il gip di Roma Chiara Gallo ha convalidato il fermo così come sollecitato dalla Procura. I due sono accusati di concorso in omicidio e tentata estorsione.

Una folla composta, sorpresa anche da un temporale, si è radunata a Roma in Piazza del Monte di Pietà per dare l’ultimo saluto al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso due notti fa

Fino alle 20.30 sarà possibile rendere omaggio al 35enne nella cappella a pochi passi dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese dove da anni Rega prestava servizio.

La moglie Rosa Maria veglia il feretro del marito, con gli occhi gonfi di lacrime. Intorno a lei, immobile nel suo dolore, il viavai delle migliaia di persone e appartenenti alle forze dell’ordine che sono venuti a dare l’ultimo saluto al vice brigadiere ucciso il 26 luglio. Seduti accanto al feretro anche la madre del vicebrigadiere, la sorella e il fratello.

Per onorare la memoria del carabiniere ucciso tutte le trasmissioni della Rai osserveranno un minuto di silenzio alle 11.30 di domani, lunedì 29 luglio. I funerali saranno in diretta a partire dalle 11.55 su Rai1.

Emergono particolari dall’autopsia.

Sono state undici in totale le coltellate inferte da Elder Finnegan Lee al vicebrigadiere.

L’esame sul corpo della vittima è stato eseguito ieri all’istituto di medicina legale della Sapienza. In un primo momento i colpi che hanno raggiunto il carabiniere sembravano otto ma l’esame autoptico ha individuato altri tre fendenti.

Secondo l’autopsia Cerciello Rega è deceduto a causa della forte emorragia.

E’ stato inoltre individuato dai carabinieri il pusher che ha venduto aspirina al posto della droga ai due californiani arrestati. Si tratterebbe di un italiano. Sono in corso accertamenti anche sulla posizione di Sergio B., l’uomo derubato che quella sera diede l’allarme al 112.

Saranno indagati per reati di droga. A quanto ricostruito, l’uomo accompagnò personalmente i ragazzi dal pusher.

Il Comune di Somma Vesuviana (Napoli), si costituirà parte civile nel processo contro i due presunti assassini del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Lo ha annunciato il sindaco Salvatore Di Sarno, in viaggio verso Roma per partecipare alla camera ardente del militare, suo concittadino e amico.

”Ho deciso che il nostro Comune sarà parte civile nel processo – ha detto Di Sarno – un atto doveroso verso un eroe dei nostri tempi”.

Le esequie di Rega, in programma domani alle 12 nella chiesa di Santa Croce, saranno presiedute dall’Ordinario militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò.

“Era mio dovere essere qui oggi perché rappresento la sua città e perché ero un suo amico. Non infanghiamo il nome di Mario, come sto leggendo su alcuni articoli di giornale, non lo merita. Era un galantuomo, un umile servitore dello Stato che ha pagato a caro prezzo il suo lavoro”.

Lo ha detto il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno uscendo dalla camera ardente del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso il 26 luglio mentre era in servizio.

“Ai giudici dico non siate parsimoniosi, c’è bisogno di rispetto per la divisa, per gli uomini che prestano la loro vita allo Stato”, ha concluso.(ANSA).

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