Scacco dei carabinieri a narcos di Torre Annunziata (VIDEO)

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    TORRE ANNUNZIATA – Questa notte i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP di Torre Annunziata su richiesta di questa Procura nei confronti di 21 indagati, 2 dei quali attualmente ristretti, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione illegale di armi.

    L’indagine, diretta da questa Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Torre annunziata, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tutti gli indagati, già gravati da precedenti penali e di polizia, in ordine a numerosi episodi di spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e crack, commessi da maggio 2017 a giugno 2018 a favore di assuntori provenienti da tutta la regione Campania.

    Scoperta l`esistenza di diverse piazze di spaccio in Torre annunziata, tra le quali emergeva, in relazione al numero di pusher e alla quantità di sostanza smerciata, quella nello storico rione Provolera del centro oplontino.

    Effettuati svariati riscontri di vendita al dettaglio nonché di trasporto di significativi quantitativi di stupefacente destinati al frazionamento e allo smercio al dettaglio, con il sequestro di vari tipi di sostanze stupefacenti.

    Dimostrato che alcuni dei destinatari delle odierne misure consegnavano le dosi di narcotico anche a domicilio e fuori dal comune torrese, in particolare a Pompei e Torre del Greco.

    Alcuni dei destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili anche della detenzione di differenti tipi di armi clandestine, da guerra (una mitraglietta) e di tipo comune (un fucile calibro 12, una pistola calibro 9 e una pistola a tamburo) rinvenute nel maggio 2017 in un piccolo vano ricavato in muratura grezza di pertinenza della Chiesa del Carmine a Torre Annunziata nonché di una pistola clandestina calibro 9 sequestrata nel corso delle indagini. 9 degli indagati sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Poggioreale, altri 8 sottoposti agli arresti domiciliari, ad altri 4 è stato imposto l’obbligo di presentazione 2 volte al giorno alla PG.

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