NAPOLI – Kbirr, il birrificio fondato dal General manager Fabio Ditto sempre attento a promuovere il territorio campano attraverso l’arte, sposa una nuova frontiera digitale gli NFT con un progetto artistico di Luigi Gallo.

NFT- token non fungibile-sono una nuova frontiera. Sono opere uniche e non modificabili, e , in quanto registrate in Blockchain dalla proprietà univoca e certificata. Gli NFT sono stati una vera e propria rivoluzione per quanto concerne il campo del diritto d’autore in particolare nel settore della crypto art.

Per Kbirr Luigi Gallo ha interpretato 4 etichette del birrificio realizzando opere coloratissime, sgargianti e legate alla cultura napoletana , cifra stilistica della casa.

La prima opera e’ legata alla birra Paliata imperial Stout, dal dialetto napoletano, richiama il conferire a qualcuno un gran numero di batoste, il percuoterlo con forza e a lungo. Da qui, in etichetta è raffigurato un mastino napoletano – detto ‘o cane ‘e presa – capace di aggredire e non mollare la presa a danno del malcapitato di turno. La Paliata, ha una notevole bevibilità, ma con la sua elevata gradazione alcolica di 10° % vol., regala piacevoli bastonate al bevitore.

Nell’opera Luigi Gallo immagina un brindisi le bottiglie di birra che toccandosi fanno fuoriuscire la birra che prende la sembianza di due pugili in assetto da combattimento , una Paliata che picchia con forza. Un inno anche all’amicizia e alla condivisione.

La seconda opera e’ dedicata alla Scotch Ale JATTURA, “Jettatura”, ossia sfortuna, maleficio, disgrazia, prende spunto dallo Scio’ Scio’, una delle figure più particolari tra quelle presenti nelle botteghe di San Gregorio Armeno, rappresentata da un uomo con la gobba che ha il potere di allontanare il malocchio e le malelingue, spargendo incenso e distribuendo corni portafortuna. Da qui, in etichetta la raffigurazione del corno, l’anti-sfortuna per eccellenza.

Nell’opera di Luigi Gallo la Jattura viene servita su una lingua di una bocca carnosa disegnando un corno e una corona . La Jettatura e’ un influsso malefico che, secondo la superstizione popolare, è o sarebbe esercitato da alcune persone e la lingua ne diventa il mezzo e il corno la protezione.

La terza opera è dedicata alla Strong Ale NATAVOTA RED che nasce a sua volta su ispirazione della Lager (di facile bevuta ma con una forte gradazione) e in etichetta riporta l’immagine stilizzata di San Gennaro, ma nel colore rosso che ricorda il suo sangue e il nome rimanda al miracolo che si rinnova ogni anno, un’altra volta (natavota).

Luigi Gallo nell’opera ha voluto rievocare il miracolo del santo che con la mano bloccò le colate laviche che minacciavano Napoli. In primo piano sono evidenti due oggetti emblematici del santo, la mitra e il pastorale.

La quarta opera è dedicata alla Golden Ale PULLICENHELL realizzata in esclusiva per l’Associazione Verace Pizza Napoletana. Il progetto nasce dalla sinergia tra i maestri pizzaioli dell’Associazione, lo stile di KBirr e l’ingegno dell’artista Pasquale Manzo che ne firma l’etichetta cui protagonista è Pulcinella, icona di Napoli nel mondo, che in questa birra veste i panni del pizzaiolo, alle prese con il suo forno a legna, “inferno” (HELL, in inglese). Il logo dell’AVPN sugella l’unione tra birra e pizza.

Luigi Gallo in quest’opera riproduce un Pulcinella simbolo d’’arte sonora, teatrale e vocale specchio del popolo napoletano all’interno di luce che abbaglia. Pulcinella attraverso la birra, tira fuori tutta la sua goliardia, densa di burle e canto, in questo inferno giocoso e benevolo del divertimento che solo una buona birra può scatenare.

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