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Lo chef Enzo Fiore intronizzato “Discepolo d’Escoffier”

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NAPOLI – Prestigiosa cerimonia a Napoli dove, con l’organizzazione del delegato per la Campania, il cavaliere e chef executive Nicola Di Filippo, sono state consegnate le prestigiose fasce dell’Ordine Internazionale dei Discepoli d’Auguste Escoffier. La cerimonia di intronizzazione svoltasi a “Villa Lucrezio” sulla collina di Posillipo, nel celebrare il nuovo gruppo di chef campani e professionisti con il titolo legato alla memoria del famoso maestro della gastronomia francese e internazionale, ha ancora una volta posto in primo piano il blasonato “Ordre” che dal 1954 opera nel segno della cultura gastronomica e della cucina elevata a scienza.
Tra i 52 nuovi intronizzati con la prestigiosa fascia rossa, giunto per l’occasione direttamente dall’Inghilterra, si segnala anche lo chef patron Enzo Fiore del ristorante “’O curniciello” di Lancing, West Sussex. Lui è figlio di Armando Fiore, noto chef resident dello storico ristorante “Il sarago” e ideatore dei “Bucatini alla Squaquecchia” che tanto amava Diego Armando Maradona.
«A “Villa Lucrezio” a Napoli sono stato intronizzato “Discepolo” del re dei cuochi, il grande maestro internazionale della cucina Georges Auguste Escoffier – afferma lo chef patron Enzo Fiore – per me è stato un grande onore ricevere la fascia rossa di “Chef patron”. Voglio ringraziare il presidente europeo dei Discepoli Escoffier, Favre Pierre Alain,, il presidente della delegazione della Campania, lo chef Nicola Di Filippo, e la segretaria della delegazione della Campania, Tina “White” Bianco. Per l’occasione ho rivisto un grandissimo amico e maestro come l’executive chef Antonio Sorrentino».
Trasferitosi nel Regno Unito, e aprendo a Lancing, nel West Sussex il 30 ottobre 2020 il ristorante “’O curniciello”, Fiore ha portato nel Regno Unito la vera tradizione culinaria italiana e napoletana: «I nostri prodotti, quelli che usiamo quotidianamente per la preparazione delle nostre pietanze, provengono esclusivamente dal nostro BelPaese e, con un mix di ingredienti e tradizione sedimentata nella nostra cultura, prendono vita i piatti che hanno saputo conquistare anche il pubblico qui a Lancing». «Siamo arrivati nel Regno Unito da circa un anno – prosegue Fiore – e in questo periodo, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, abbiamo avuto una grandissima soddisfazione da parte della clientela. Tante persone si sono subito affezionate a noi e ai nostri prodotti e abbiamo intanto potuto vedere come anche in posti lontani la cucina napoletana e quella italiana riscuotono successo e favori. Dopo la certificazione avuta da Asacert attraverso la quale siamo stati premiati con una valutazione “Oro” per l’esclusiva provenienza dei nostri prodotti dall’Italia, ci arriva un’altra grande prova di riconoscimento e merito. “Guru” infatti ci premia per la capacità del nostro locale di scalare le classifiche di gradimento in pochissimi mesi. Siamo davvero felici e onorati. Per questo posso solo ringraziare mia moglie Abir e mia cugina Marilena per il lavoro svolto assieme a me e per il costante sostegno che hanno dato al nostro progetto». Lo scorso settembre, un’altra soddisfazione per Fiore: la Regione Campania gli ha inviato una lettera, firmata dagli assessori Antonio Marchiello (Attività produttive, lavoro, demanio e patrimonio) e Armida Filippelli (Formazione), con i complimenti con lui per «offrire un corso di cucina sull’arte della pizza ai ragazzi di un grande college inglese, il Greater Brighton Metropolitan, utilizzando solo prodotti tipici della produzione agro-alimentare campana». Fiore è diventato nel frattempo anche docente in Inghilterra, insegnando agli allievi del college di Brighton come realizzare una gustosa pizza napoletana. Ma solo con i prodotti campani da lui scelti, tra i quali le farine del Molino Scoppettuolo. Non solo: in collaborazione con Saverio Mela e con la partecipazione di Gennaro Tommaso, Lino Fiore, Salvatore De Angelis, Saverio Ciampi e Cristian Riccio, ha aperto al Worthing College la scuola “Open” per tutti coloro che vogliono imparare l’arte della pizza napoletana. Ultimo riconoscimento, ma solo in ordine cronologico, è ora l’intronizzazione come “Discepolo d’Escoffier”: la scalata di Fiore prosegue.

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