NAPOLI (di Fosca Tortorelli) – Tradizione antica quella della famiglia Mustilli, che giunse nel borgo sannita di Sant’Agata dei Goti già all’inizio del ‘500.

Ma è negli anni settanta del 1900, che traccia un segno distintivo nella storia vitivinicola campana. Leonardo e Marili Mustilli decisero di riprendere la tradizione familiare della coltivazione della vite, reimpiantando e dando valore ai diversi vitigni autoctoni campani, abbandonati o sostituiti da vitigni cosiddetti internazionali. Precisamente nel 1979 venne vinificata in purezza e imbottigliata la prima Falanghina sannita.

Un riferimento e una sorta di apripista per le tante aziende che ne hanno poi seguito la scia. Oggi le redini dell’azienda sono passate nelle mani delle figlie Paola e Anna Chiara, che si dividono i compiti, seguendo l’aspetto commerciale e di comunicazione l’una e la conduzione dei vigneti e la cantina l’altra. L’azienda è situata nello splendido borgo di Sant’Agata dei Goti, proprio nel centro storico, in un edificio antico dove ha sede il loro Agriturismo e wine bar “Le Cantine di Mustilli”.

Una realtà suggestiva e al contempo attuale e dinamica, dove il fascino della dimora antica è in piena sintonia con la tecnologia più contemporanea.

Martedì 15 maggio Anna Chiara e Paola Mustilli vignaiole FIVI chiuderanno la serata della quinta stagione di Storie di Vini e Vigne a Cap’alice presentando una doppia verticale delle loro selezioni, il Vigna segreta Falanghina del Sannio Sant’agata dei Goti con le annate 2015, 2016, 2017 e la Selezione Artus Piedirosso del Sannio Sant’Agata dei Goti 2015, 2016, 2017. Una piccola chicca sarà rappresentata dal nuovissimo prodotto presentato di recente, il Regina Sofia, un brioso rosato frizzante sui lieviti del 2018.

A presentare la serata ci sarà la giornalista Marina Alaimo e a deliziare i palati, non mancheranno le preparazioni dell’oste Mario Lombardi.

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