Nasce l’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana, istituito dall’Università Parthenope in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale (CNR-DSU), l’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) e la FIPE Confcommercio Campania.
Presentazione ufficiale a Villa Doria alla presenza del Rettore, Prof. Antonio Garofalo che, nel suo intervento, ha lanciato la proposta di allargare l’Osservatorio anche ad un network internazionale e dell’Assessore regionale alle Attività Produttive, Dott. Antonio Marchiello che ha rilanciato proponendo di lavorare in modo sinergico, immaginando anche la realizzazione di un’accademia campana della pizza.
“L’obiettivo dell’Osservatorio – ha sottolineato nel corso dell’incontro il Direttore, Prof. Rocco Agrifoglio – è quello di raccogliere, analizzare e condividere informazioni e conoscenze riguardanti il business della pizza napoletana attraverso una prospettiva d’indagine socio-economica. I risultati delle attività di studio e ricerca saranno condivisi con le imprese, i professionisti, le associazioni e le istituzioni presenti sul territorio e confluiranno all’interno di rapporti di ricerca che saranno resi pubblici. L’Osservatorio, inoltre, si propone di realizzare un ponte tra l’Università e il mondo delle imprese, contribuendo così allo sviluppo della dimensione sociale e culturale (Terza missione) dell’Università’.
‘Attraverso il contributo della ricerca del CNR – ha poi sottolineato il Prof. Salvatore Capasso, Direttore del CNR-DSU – l’Osservatorio si pone l’obiettivo di preservare e promuovere il valore culturale immateriale della pizza napoletana, approfondendo le sue radici storiche e le sue dinamiche economiche, affinché questo simbolo identitario possa continuare a rappresentare un patrimonio unico e un motore di sviluppo sostenibile per le comunità locali e globali’.
‘L’Osservatorio – per il Presidente AVPN Antonio Pace – rappresenta un’opportunità per creare una maggiore consapevolezza delle sfide e delle opportunità del settore, specialmente in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e dall’aumento della competizione internazionale. L’arte e la cultura del pizzaiolo napoletano sono riconosciute dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità’.
‘In Italia ci sono circa 40.000 pizzerie con somministrazione al pubblico e circa 15000 pizzerie da asporto; – ha poi sottolineato il dott. Massimo Di Porzio, Presidente FIPE Confcommercio Regione Campania – tra questi circa il 10% sono in Campania e molte a Napoli, la patria della pizza per antonomasia! Conoscere effettivamente l’andamento socio-economico della pizza napoletana rappresenta un plus a cui tutte le associazioni di categoria ed in generale la politica devono prestare grande attenzione, perché porta risorse importanti al territorio’.