NAPOLI – Il monitoraggio di edifici e infrastrutture è essenziale per una manutenzione efficiente ed economicamente sostenibile e per prevenire crolli e cedimenti in caso di calamità naturali, come i terremoti, ma anche per intervenire dopo una situazione di crisi con la piena consapevolezza dello scenario che si deve affrontare. Le nuove tecnologie, la ricerca e le immagini fornite in tempo reale dai satelliti offrono nuove opportunità che saranno al centro di un dibattito in programma venerdì 28 ottobre a partire dalle 14:30 a Città della Scienza a Napoli, nell’ambito di Innovation Village.

“Approcci e tecnologie di monitoraggio delle infrastrutture” è il tema che sarà trattato nel corso dell’evento organizzato da Innovation Village in collaborazione con Irea (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Cnr) e Knowledge for Business, con la partecipazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.

“Nell’ambito delle attività di ricerca, che stiamo effettuando nelle tre sedi di Napoli, Milano e Bari, – spiega Francesco Soldovieri, direttore Irea-Cnr – stiamo conducendo una serie di progetti su telerilevamento a microonde e ottico, sistemi per l’informazione geografica, diagnostica elettromagnetica, bioelettromagnetismo e impiego di campi elettromagnetici in terapia e diagnostica medica. In particolare, l’Irea sta sviluppando una serie di tecnologie basate su sistemi radar da satelliti, aereo, droni e in-situ, capaci di effettuare un monitoraggio non invasivo e da remoto di strutture e infrastrutture, che potrà migliorare la programmazione della manutenzione ordinaria sugli edifici e la valutazione del danno a seguito di eventi catastrofici. Ciò consente un risparmio economico negli interventi mirati di manutenzione e ristrutturazione oltre a offrire una fotografia precisa, ad esempio, dopo un terremoto per poter gestire in maniera ottimale le fasi successive all’evento di crisi”.

“Presenteremo i risultati di una ricerca effettuata grazie ai dati forniti dal sistema di satelliti Cosmo-SkyMed – prosegue Riccardo Lanari, dirigente di ricerca Irea Cnr – che ci permettono di contribuire all’analisi dello “stato di salute” strutturale delle costruzioni attraverso il rilevamento di deformazioni di pochi millimetri. In questo modo, cogliamo le deformazioni lente che possono essere uno strumento importante per effettuare sopralluoghi mirati in determinate aree dove si riscontrano anomalie. Insieme al Dipartimento di Protezione Civile ed al consorzio Reluis stiamo preparando delle linee guida per i possibili utilizzi di tali misure satellitari in scenari operativi”.

Ad esempio, i terremoti, su cui il Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II di Napoli sta svolgendo un progetto parallelo, in collaborazione con Rfi, per realizzare il primo prototipo di sistema di early warning sismico per linee ferroviarie ad alta velocità in Italia. “L’obiettivo – illustra il professor Aldo Zollo, che insegna Sismologia ed Analisi ed Elaborazione dei segnali – è installare un sistema capace di identificare molto rapidamente l’occorrenza di un terremoto potenzialmente pericoloso per la linea ferroviaria, stimare in forma probabilistica l’area interessata dal sisma e inviare ai sistemi di controllo del traffico ferroviario le informazioni utili ad operare un rapido rallentamento ed arresto dei treni. Il progetto pilota riguarda l’installazione del sistema in fase prototipale sulla tratta ad alta velocità tra Napoli e Roma Termini ed è attualmente in fase di testing offline, cioè non connesso al traffico ferroviario, per la valutazione delle prestazioni attese in termini di rapidità dell’allerta e affidabilità nella predizione dell’impatto del sisma sulla linea ferroviaria, con particolare riferimento all’eventualità di falsi e mancati allarmi che sono gli eventi critici nella gestione dell’emergenza”.

All’evento parteciperanno anche Emilio Campana (direttore DIITET, Cnr), Andrea Prota (Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università Federico II), Marisa Pecce (Ordine degli Ingegneri di Napoli e Università Federico II), Emanuele Renzi (ANSFISA Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) e Maria Teresa Di Mattia (direttore generale ACaMIR – Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti).

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