A Napoli torna a sgorgare l’acqua “suffregna”, l’antica acqua ferrata che scorre sotto il Monte Echia. Ritrovata l’antica sorgente del Chiatamone, nei sotterranei alle spalle dei grandi alberghi di Santa Lucia.
La falda è stata ritrovata e irregimentata con i tubi. Si riteneva persa da oltre 50 anni. Il progetto di recupero è stato portato avanti da Abc, l’Azienda speciale dell’acqua pubblica del Comune, con i comitati civici, tra i quali il Comitato Promotore del progetto Hydrosòphia, il Comitato Santa Maria di Portosalvo,
Lan – Laboratorio Architettura Nomade, di concerto con l’Associazione Mondo Scuola.
“L’aqua suffregna – racconta Antonio Pariante, del Comitato Portosalvo – arriva dalle falde sotterranee del monte Echia. Imbottigliarla? Impossibile. Può andare solo nelle “Mummare”, le antiche anfore. C’è un gruppo di studio che sta lavorando a questo da anni e noi ne facciamo parte. Noi sosteniamo questa iniziativa che mira al riconoscimento Unesco delle antiche acque sorgive di Napoli”.
Gia anni fa’ il comune ripristinò l’erogazione dell’acqua ferrata, ma codesta acqua per le sue proprietà richiede una manutenzione del sistema di erogazione continua e quindi dispendiosa,come tutte le cose pubbliche che hanno un costo eccessivo fu dismesso.
Si farà di nuovo lo stesso errore eppure ci sono i mezzi per sostenere la cosa nel tempo.