TORRE ANNUNZIATA – Stamane a Villa Parnaso a Torre Annunziata presso la ‘Panchina della libertà di stampa’, il ‘Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare’ con i parlamentari Paolo Siani, Sandro Ruotolo, i familiari delle vittime innocenti hanno ricordato Giancarlo Siani, il cronista de ‘Il Mattino’, ucciso dai killer della camorra il 23 settembre del 1985, per il suo lavoro di denuncia contro i clan di Torre Annunziata.

Due anni fa, quando l’amministrazione comunale su impulso del sindacato, della Federazione della Stampa, dell’Ordine dei giornalisti ha conferito la cittadinanza onoraria a Giancarlo Siani, pensavamo che si fosse rimarginata la ferita con la città e di aver fatto pace con Torre Annunziata. Pensavamo, insomma, che Fortapàsc l’avevamo sconfitto. Evidentemente così non è. C’è stato l’omicidio di Maurizio Cerrato che rappresenta uno spartiacque per questa città, c’è una escalation criminale, ieri l’ennesimo agguato armato, che ha fatto ripiombare nuovamente la città di Oplonti nel terrore. Non ci stiamo. Attraverso il ricordo di Giancarlo Siani davanti alla ‘Panchina della libertà di stampa’, ribadiamo con fermezza la nostra volontà di voler cambiare e riscattare Torre Annunziata. Lo dobbiamo al lavoro di Giancarlo, dei tanti cronisti che rischiando la propria vita e dei cittadini onesti di Torre Annunziata.

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