Alla Federico II Presidio Tecnico/Scientifico Emergenza Sanitaria Covid-19 per la riconversione delle produzioni (VIDEO)

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NAPOLI – Realizzazione di un prototipo di un innovativo ventilatore polmonare in fase avanzata di progettazione, progettazione di kit per test genetici pronti, valutazione di test su mascherine chirurgiche e progettazione di un sistema di droni per attività di monitoraggio, sono solo alcune delle attività già avviate dal Presidio Tecnico/Scientifico Emergenza Sanitaria Covid-19 istituito presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e incardinato nel CeSMA – Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, in risposta all’invito del Governo ‘Innova per l’Italia’, per la riconversione delle imprese per il contrasto alla epidemia Covid-19.

Oltre 150 le aziende, non solo imprese ma anche amministrazioni pubbliche tra cui l’Amministrazione Penitenziaria, hanno già contattato il CeSMA per riconvertire la propria produzione.

Fornire al tessuto aziendale campano e nazionale mirati servizi di consulenza, prova e misurazione, allo stato dell’arte e aderenti a rigorosi protocolli scientifici e proporre lo sviluppo di innovazioni scientifiche e tecnologiche, sono gli obiettivi del Presidio che si snoda su quattro aree di intervento:

1. DPI: innovazione o riconversione industriale per accrescere la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, di cui sono responsabili i docenti Andrea D’Anna e Ivo Iavicoli.

2. RESPIRATORI: sistemi complessi per la respirazione assistita, sezione affidata ai docenti Francesco Amato, Giuliana Fiorillo, Luigi Carrino e Giuseppe Servillo.

3. DIAGNOSTICA: strumenti innovativi per la diagnosi facilitata e veloce del Covid-19 che vede responsabili i docenti Giuseppe Castaldo e Paolo Netti.

4. MONITORAGGIO: tecnologie e strumenti per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19, affidato ai docenti Leopoldo Angrisani e Domenico Accardo.

Decine di enti e imprese hanno già contattato il CeSMA anche per la valutazione delle caratteristiche di mascherine chirurgiche, mediante prove in grado di rispondere ai parametri richiesti dalla normativa di riferimento ed utili ai fini della richiesta di validazione da parte dell’ISS e dell’INAIL.

Inoltre, in collaborazione con due grandi player del comparto aerospazio, Leonardo S.p.A. e Magnaghi Aeronautica S.p.A., è stato avviato lo sviluppo di un innovativo ventilatore polmonare, partendo dall’iniziativa di un autorevole gruppo di ricerca internazionale e multidisciplinare.

È in fase avanzata di progettazione un kit per test genetici pronti (point-of-care-PoC), che coniuga economicità, rapidità e affidabilità, da eseguirsi periodicamente su popolazione estesa, per la riduzione del confinamento sociale, e su popolazione specifica, durante la ripresa per il monitoraggio di specifiche attività produttive o sociali.

Infine, è stata intrapresa la progettazione di droni per attività di monitoraggio attivo, disinfestazione e trasporto campioni, che integra sensori low-cost di grandezze d’interesse (ad es. temperatura corporea delle persone) e sistemi di tracciamento indoor ed outdoor di pazienti e operatori sanitari.

‘16 dipartimenti più di 160 tra ricercatori, docenti della Federico II, 3 centri interdipartimentali su iniziativa del rettore Arturo De Vivo, sono a disposizione del mondo delle aziende campane, meridionali e nazionali in questo momento di grave emergenza per il contrasto alla epidemia Covid-19. I nostri laboratori sono aperti per tutto ciò che riguarda il supporto alle aziende da più di 2 settimane, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e le attività sono coordinate dal centro metrologico di ateneo Cesma di San Giovanni. L’intera Federico II si è mobilitata a supporto delle aziende in questo momento di grave crisi.’, dice Pier Luca Maffettone, Coordinatore Presidio Tecnico/Scientifico Emergenza Sanitaria Covid-19.

Centro di eccellenza dell’Ateneo Federico II per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, il CESMA negli anni ha sviluppato delle competenze multidisciplinari, grazie anche ai numerosi contatti con grandi Player nazionali e internazionali di tipo industriale, favorendo la contaminazione culturale, grazie alle numerose anime disciplinari

‘Il Centro ha risposto con grande entusiasmo all’invito dell’Ateneo a sovrintendere le attività che fanno capo al neonato presidio tecnico-scientifico per l’emergenza Covid, mettendo a disposizione le proprie competenze in termini di approccio multidisciplinare, capacità di operare in qualità e in termini di contaminazione culturale.Non solo tecniche e scientifiche, ma anche, e soprattutto, quelle amministrative-gestionali creando un rapido contatto con le imprese e sviluppando procedure più snelle per facilitare la formalizzazione del rapporto con le stesse’, sottolinea Leopoldo Angrisani, Direttore del CESMA.

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