Telethon_2016_Foto_AndreaBallabio

NAPOLI – C’è anche Andrea Ballabio tra i vincitori dell’edizione 2021 del premio “Antonio Feltrinelli” conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei: al direttore dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli è stato infatti assegnato all’unanimità il premio per le Scienze biologiche e Applicazioni.

«Nella sua brillante carriera di scienziato – scrive l’Accademia – Ballabio si è caratterizzato inizialmente, per sua stessa definizione, come un cacciatore di geni motivato dalla sua giovanile passione per la pediatria e dagli insegnamenti ricevuti dal suo mentore americano Thomas Caskey, noto studioso di genetica medica. Ballabio si colloca fra i più fertili ed innovativi studiosi delle basi molecolari e cellulari dell’omeostasi fisiologica, e il suo lucido affinamento negli ultimi due o tre anni della concezione dell’apparato lisosomiale come elemento regolatore indispensabile per l’omeostasi giustifica di per sé l’assegnazione del Premio Feltrinelli 2021 per la Biologia».

Oltre che direttore del Tigem, Ballabio è professore ordinario di Genetica medica presso il dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell’Università Federico II di Napoli e visiting professor al Baylor College of Medicine di Houston (Usa). Nel 2016 è stato il primo in Italia ad aver ricevuto il Premio Louis-Jeantet per la medicina, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno a ricercatori di spicco in Europa.

Da sempre si occupa di studiare i meccanismi alla base delle malattie genetiche: negli anni il suo gruppo ha identificato i geni responsabili di numerose malattie genetiche e ha preso parte anche al Progetto genoma umano (come raccontato in questa recente intervista). Negli ultimi anni l’attenzione si è concentrata sui lisosomi, gli organelli che, all’interno delle cellule, sovraintendono al processo di smaltimento dei rifiuti cellulari. È del suo gruppo la scoperta di un meccanismo per attivare i lisosomi e quindi ripulire le cellule da sostanze tossiche quali quelle che si accumulano nelle malattie neurodegenerative e in quelle da accumulo lisosomiale. Recentemente, gli studi del gruppo di Ballabio hanno rivelato che tale meccanismo gioca un ruolo fondamentale anche in diversi tipi di cancro.

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