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Giornate Fai, 2.750 i visitatori all’ex Italsider di Bagnoli

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Grande successo di pubblico, dunque, lunghe le file alla Porta del Parco di via Diocleziano, tutti in attesa di entrare nel sito chiuso e inaccessibile per più di 30 anni.

“Sono orgoglioso della risposta eccezionale dei tanti visitatori accorsi nel sito di Bagnoli. Poter entrare nell’ex area industriale, inaccessibile per decenni, serve a comprendere gli sforzi di cambiamento che stiamo mettendo in campo. Dopo aver aperto al pubblico lo scorso settembre con la mostra di Franz Cerami “Lighting Flowers”, grazie al lavoro dei subcommissari e di tutta la struttura commissariale, i cittadini hanno potuto vedere la bellezza di questo luogo. Per oltre un secolo, questo sito ha rappresentato un motore di sviluppo economico e industriale e oggi, in occasione dell’America’s Cup che si terrà nel 2027, accelereremo i lavori di bonifica e riqualificazione, per restituire l’area alla città in maniera definitiva consentendo di poter finalmente riappropriarsi della risorsa mare a Bagnoli”. Così il sindaco di Napoli e Commissario Straordinario di Governo al Sin Bagnoli, Gaetano Manfredi.

Il percorso si è svolto su bus scoperti Citysightseeing, messi a disposizione dal commissariato di governo. L’ex Area industriale di Bagnoli è uno dei luoghi simbolo della storia industriale di Napoli e del Mezzogiorno, in cui sono attualmente in corso le attività di bonifica, accelerate in occasione dell’America’s Cup che si svolgerà tra via Caracciolo e Bagnoli nel 2027.

Nel cuore del Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli-Coroglio, i cittadini hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino le grandi strutture dell’ex polo siderurgico partenopeo. In tanti si sono emozionati davanti ai silenziosi giganti di archeologia industriale, molti hanno immaginato con speranza, il grande progetto di rigenerazione urbana previsto nel sito.

Il percorso ha attraversato l’Acciaieria, l’Altoforno, autentico cuore produttivo, l’Officina Meccanica, la Palazzina Uffici, centro decisionale e gestionale ma anche l’Impianto di Trattamento Acque, oggi in fase di trasformazione a cura della Stazione Zoologica Anton Dohrn in un moderno centro di ricerca sulla biologia marina. Infine, la Torre di Spegnimento del coke, con la sua geometria imponente. Lungo il percorso hanno visto anche il cosiddetto “carro siluro” ovvero il trenino che trasportava ghisa liquida dall’altoforno all’acciaieria e la lingottiera. Strutture di antica memoria industriale immerse in un parco urbano di oltre 100 ettari, che prossimamente restituirà al mare e alla città un territorio rimasto a lungo chiuso.

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