Le bambine e i bambini del Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo si sono esibiti nel loro più importante concerto davanti ai tanti e commossi familiari, nella speranza di ripercorrere le gesta di Pergolesi o di Mozart che frequentavano i conservatori napoletani nel ‘700.
Oggi nel Conservatorio che si affaccia sulla chiesa dei Girolamini studiano musica circa 60 bambini di famiglie meno abbienti grazie al lavoro della Fondazione Fare Chiesa e Città presieduta da padre Adolfo Russo.
Un anno di attività importante dal quale partire per rafforzare il ruolo della struttura per il quartiere e per la città.
60 bambine e bambini iscritti tutti del centro storico; 10 maestri di musica inerenti tutte le discipline; oltre 100 strumenti musicali dalle batterie all’oboe.
Completato il primo anno scolastico come test, la manifestazione innescherà il nuovo anno che partirà da settembre.
Riparte, dunque, il Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo, realizzato negli ultimi anni del Cinquecento per opera di un francescano visionario, Marcello Fossataro da Nicotera.
“La musica a Napoli nasce da un atto d’amore“, sottolinea Padre Adolfo Russo presente alla manifestazione con Monsignor Francesco Beneduce, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Napoli ed Elio De Rosa, coordinatore del progetto del Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo.
Gli strumenti a disposizione delle bambine e dei bambini sono circa cento tra violini, viole, chitarre, batterie, corni, trombe.
“Siamo fieri ed emozionati di presentare all’attenzione della cittadinanza i nostri giovani musicisti alla conclusione di un anno di scuola di musica seguito con interesse, costanza e ottimi risultati”, osserva padre Adolfo Russo e prosegue: “Rivive in loro lo spirito dell’antico Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo. Un’istituzione nata nel ‘500 ad opera del fraticello Marcello Fossataro, che accolse tanti ragazzi poveri, senza famiglia, costretti a vivere sulla strada.
Oggi più di sessanta ragazzi hanno avuto la possibilità di imparare uno strumento musicale per sottrarsi alle tentazioni della strada, per rendere più ‘sonora’ la loro esistenza, più picco di senso il loro mondo”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Padre Adolfo Russo.
“Il valore sociale della musica ha un’importanza straordinaria ed è il motivo per il quale siamo sempre al fianco di queste iniziative che d’altronde ripercorrono la storia di questo Conservatorio che affonda le proprie radici nel ‘500”, ha dichiarato infine Elio De Rosa. Era presente inoltre il consigliere regionale Francesco Venanzoni a rappresentare la Regione Campania che ha sostenuto l’iniziativa.