SORRENTO – “E’ stata inaugurata oggi la quinta edizione di BookSophia Festival, l’unico Festival della Classicità in Italia. Vogliamo offrire ai ragazzi un percorso che si affianchi a quello tradizionale delle scuole, prendendo come spunto l’eredità dei classici. Dunque l’intensione è di fare in modo che i classici non vengano relegati ai libri o alle aule scolastiche ma che arrivino anche al grande pubblico. Fare in modo che l’eredità classica che noi riceviamo ponga delle domande alla contemporaneità per dare la possibilità alle nuove generazioni di interrogarsi sul proprio passato e sulla storia. Ecco perché il Primo ed unico Festival della Classicità nasce a Massa Lubrense, in quanto questa città, rappresenta il simbolo della memoria. Una memoria che spazia dalla sua fondazione alla storia del suo sviluppo guardando al futuro. Infatti questo Festival ha insieme una parola inglese “Book” ed un’altra che deriva dal mondo classico “Sophia” perché l’intenzione è quella di fare in modo che l’eredità classica possa guardare alla contemporaneità e spingersi al futuro con i ragazzi delle scuole. BookSophia è un percorso formativo, non è un Festival o semplice conferenza ma è la costruzione di un percorso di formazione fatto con scuole, docenti, ragazzi affinché i giovani possano poi interloquire con il relatore avendo poi anche uno spazio di confronto per creare e sviluppare idee”. Lo ha affermato Domenico Palumbo di BookSophia Festival della Classicità, apertosi oggi a Sorrento città ospitante, a margine della giornata inaugurale presso l’Auditorium “Antonino e Bianca Acampora” di Capo di Sorrento.

“Ringraziamo Sorrento la città che ospita la Quinta Edizione e ringraziamo il Comune di Massa Lubrense partner in prima linea grazie al quale è stato possibile realizzare il BookSophia Festival. Il titolo è particolarmente significativo perché il sapere (Sophia) del mondo antico guarda alla contemporaneità, che parla inglese (Book). Da oggi avremo conferenze universitarie, incontri fruibili al grande pubblico, appuntamenti totalmente in lingua e laboratori. Il festival vede sì la partecipazione principalmente di studenti ma è aperto a tutti, perché la vera cultura sa parlare a tutti – ha affermato Domenico Palumbo, professore e Direttore del Festival – e nasce attorno a 3 parole chiave che rappresentano l’eredità del mondo antico: ‘lex’, ‘paideia’ e ‘sophia’ (‘legge’, ‘educazione’ e ‘sapere’) proiettate nel mondo contemporaneo, un mondo che parla inglese. Ben tre giornate con la partecipazione di relatori internazionali i cui incontri saranno su ‘Lex’ per il primo giorno; ‘Paideia’ per il secondo e ‘Sophia’ per il terzo. Il tutto con Lectio Magistralis condotte da professori universitari; incontri con autori e personalità del mondo della cultura; lezioni totalmente in lingua (inglese); laboratori didattici pensati per i ragazzi del primo ciclo di studi; mostre, performance artistiche, rappresentazioni di teatro classico; spazi liberi di confronto (Open Space); escursioni didattiche. Le conferenze della quinta edizione saranno presso l’Auditorium BookSophia nasce a Massa Lubrense perché Massa Lubrense rappresenta al meglio la Classicità: Terra delle Sirene, sede del famosissimo Athenaion di omerica memoria, tappa del Grand Tour ottocentesco, Massa Lubrense è il luogo più idoneo per parlare di storia e di storie: i posti, le pietre, i mestieri, le atmosfere, le stradine e le frazioni tutte favoriscono l’incontro. BookSophia Festival della Classicità nasce con l’Archeoclub di Massa Lubrense, guidato dal presidente Stefano Ruocco. il pieno sostegno dell’Archeoclub d’Italia Nazionale che quest’anno ha festeggiato i 50 anni di vita e del Comune di Massa Lubrense”.

Dunque i classici, il greco, il latino, per guardare al domani ma leggendo l’attualità e la contemporaneità.

“L’obiettivo è rilanciare la classicità nel senso più autentico del termine anche con una lettura moderna. Ma BookSophia Festival punta anche ad un allungamento della stagione turistica in quanto molte scuole potrebbero essere interessate a trasferirsi a Massa Lubrense nei giorni del Festival – ha affermato Stefano Ruocco, Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Massa Lubrense – arrivando da altre zone dell’Italia. La pandemia ci ha dato l’opportunità di riflettere su molteplici aspetti e dunque rilanciamo il progetto BookSophia che coinvolge totalmente i partecipanti, ad esempio gli studenti offrendo loro l’opportunità di essere parte attiva di approfondimenti e attività laboratoriali. Gli studenti hanno l’opportunità anche di intervistare i relatori per scrivere poi articoli in lingua inglese”.

Dal mondo classico la grande opportunità di coinvolgere i giovani in temi di grande attualità

“Il mondo classico offre delle prospettive multiple su noi stessi e ci consente di dialogare continuamente con l’altro in una dimensione valoriale profonda ed importante. Ciò che noi cerchiamo di trasmettere ai ragazzi di oggi attraverso la lettura dei classici antichi è proprio il senso della propria identità – ha dichiarato Ilenia D’Oria, Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Avellino – il senso di appartenenza, legato a quella dimensione che deve essere di accoglienza dell’altro. La classicità ci mette nella condizione di guardare anche in un orizzonte diverso da quello che può essere il nostro pensiero di appartenenza e in questo greco – latino fungono da maestri. Il mondo greco in particolare e penso alla figura di Ulisse ma anche a quella di Alcesti rappresentano degli archetipi ereditari identitari importanti e degli esempi da seguire e che possano offrire spiragli di luce e speranza sul futuro”.

E domani ponte con Glasgow passando per Bruxelles. Alle ore 17 giovani italiani e stranieri parteciperanno al Laboratorio di Idee sulla tutela del Patrimonio Ambientale, nello specifico sulla tutela del sistema marino.

Elisabetta De Simone, anni 29, è stata nominata dalla Fondazione GaragErasmus, Ambasciatrice del Progetto Europeo EUth Pages For Future e avrà il compito di incontrare i giovani italiani per raccogliere idee sulla tutela del patrimonio ambientale che saranno parte del dossier di proposte al Parlamento Europeo e il suo percorso inizierà proprio dal BookSophia Festival. Domani, Venerdì 12 Novembre, alle ore 17, presso l’Auditorium “Antonino e Bianca Acampora” di Capo di Sorrento.

Con Elisabettà ci sarà Miriam Ruocco, ricercatrice presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, premiata presso l’Accademia Nazionale delle Scienze durante la ricorrenza dei cento anni della genomica.

Con loro anche i volontari dell’European Solidarity Corps del project M.A.R.E. curato dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Dunque giovani da tutta Europa che daranno vita ad un Laboratorio di idee sulla tutela del patrimonio ambientale e culturale in un contesto complesso che è quello dei cambiamenti climatici. Un vero ponte guardando ai risultati della Cop 26 di Glasgow ma passando per Bruxelles. Le loro proposte arriveranno al Parlamento Europeo!

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