Nonostante ad oggi ci siano diverse opportunità di carriera e innumerevoli percorsi professionali e non, è innegabile che avere un diploma di scuola superiore offra maggiori opportunità di lavoro o possibilità di un avanzamento per chi già sta lavorando. Non tutti, però, hanno avuto o hanno la possibilità di seguire un percorso tradizionale. Ecco allora che i diplomi online presentati da corsiediploma.com si rivelano la soluzione ideale per recuperare anni scolastici, per i disoccupati e per chi ha già un lavoro ma vorrebbe terminare un percorso di studi. Scopriamo come funzionano.
Il diploma è un requisito fondamentale per accedere al mondo del lavoro. Un mondo che è sempre più competitivo e, soprattutto per le posizioni pubbliche, innalza sempre di più la soglia di sbarramento per accedervi. Ora anche le mansioni considerate più “semplici” richiedono come minimo di aver concluso la scuola superiore, e spesso non basta neanche questo.
Il diploma online si rivolge alle persone che sognano di conseguire il diploma; ai lavoratori che hanno poco tempo per frequentare ma necessitano del titolo di studi per crearsi un’opportunità di avanzamento di livello; a chi, per qualsiasi motivo, ha abbandonato gli studi precocemente. Con i diplomi online si ottimizzano i tempi passando da cinque anni standard ad un solo anno di studi; le lezioni possono essere seguite in presenza con i corsi in sede in tutta Italia oppure in videoconferenza tramite lezioni personalizzate; anche gli orari, in linea con le necessità dello studente, sono scelte su misura e totalmente flessibili.
I diplomi online hanno la stessa valenza di quelli classici. Vengono infatti riconosciuti dal Miur (Ministero dell’Istruzione e del Merito) tramite il decreto del 12/04/2001. Tra i diplomi disponibili ci sono quelli del vecchio ordinamento, tra cui il diploma di Ragioneria e Geometra; tutti i licei, dal classico al linguistico allo scientifico; e tutti i diplomi da Perito: aziendale, elettrico, informatico, meccanico, ecc.
Oltre a questi, sono stati inseriti anche i diplomi del nuovo ordinamento, che comprendono il diploma di amministrazione, finanza e marketing; costruzioni, ambiente e territorio; elettronica e elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; meccanico; sistema moda; trasporti e logistica; turismo e servizi commerciali.
Per rendere il discorso più chiaro, porteremo qualche dato riguardo il livello di istruzione in Italia e la relazione con il mondo del lavoro: tra i paesi che fanno parte dell’Ocse (l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l’Italia è il paese con la maggior percentuale di adulti in età lavorativa (25-64 anni) in possesso della sola licenza media (33%). Già questo basterebbe a giustificare la scelta di “salire di livello”, ma andiamo avanti.
Il resto della torta del mondo lavorativo viene spartito tra i possessori di un diploma di scuola media superiore (il 41%), della laurea universitaria di primo ciclo, o triennale (4%), laurea magistrale o master (14%) e scuola primaria (5%). Il restante 2% è diviso equamente tra titoli di studio post secondaria non universitari (1%) e assenza di scuola primaria (1%).
Nel complesso non siamo messi male, soprattutto rispetto a paesi come Portogallo (29% licenza elementare e 2% neanche quella) o Turchia (41% licenza elementare e 5% nulla), ma molto indietro rispetto a paesi come Germania o Regno Unito, nei quali sono rispettivamente solo il 14% e il 22% senza diploma di scuola superiore.
Il primato dei lavoratori con titolo di studi di scuola media è detenuto dalla Sardegna con il 35,7%, seguita dalla Sicilia (33,5%), Valle D’Aosta (32,8%), Campania (32,4%) e Piemonte (30,7%).
Questi numeri sono lo specchio della realtà di oggi, dove basta davvero poco per rientrare nella fetta di mercato composta da diplomati di qualsiasi genere, i quali hanno accesso a una più ampia offerta lavorativa, con tutti i benefit del caso (dallo stipendio alle condizioni lavorative in generale).