Settecento mq al piano nobile dello storico palazzo Cavalcanti (via Toledo 348), il “Cohousing Cinema Napoli”, oltre ad offrire alle produzioni un’accoglienza unica in Italia, si propone come un luogo ‘aperto’ alla città per la formazione e i mestieri del cinema, destinato soprattutto alle giovani professionalità che qui potranno incontrarsi e incontrare la grande industria cinematografica e televisiva.
Gli spazi
Gli spazi di Palazzo Cavalcanti sono stati suddivisi in 4 principali zone:
- Sale tavole rotonde/attività di formazione/casting;
- Sale uso ufficio per ospitare le produzioni;
- Uffici dell’Ufficio Cinema/Direzione Centrale Cultura;
- Aree comuni (ambienti polifunzionali e tecnici).
Le sale comuni sono due: una destinata alle riunioni istituzionali/casting e l’altra (di oltre 60 mq) in grado di ospitare tavole rotonde, seminari e attività di formazione e presentazione di lavori riguardanti il settore audiovisivo. Le sale “uso ufficio” si sviluppano in circa 300 mq destinati a ospitare le società di produzione che gireranno film, serie e trasmissioni tv, spot, videoclip, servizi fotografici o altri prodotti dell’audiovisivo nella città di Napoli e che sottoscriveranno la convenzione con il Comune di Napoli, al quale dovranno riconoscere un rimborso forfettario a copertura delle spese calcolato in ragione della superficie occupata.
Gli spazi sono dotati di doppia opzione per internet (adsl e satellitare), a breve saranno dotati anche di impianto antintrusione, sono arredati e autonomi in termini di accessibilità, garantendo pertanto una flessibilità oraria.
Chi può presentare la richiesta
La modalità di gestione di Palazzo Cavalcanti è stata definita in via sperimentale con Delibera di G.C. 487 nel14 settembre 2017. I criteri stabiliti in delibera per usufruire degli spazi uso ufficio sono i seguenti:
1) avere in corso di lavorazione riprese sul territorio cittadino con le seguenti caratteristiche:
a) diffusione nazionale o internazionale certificata;
b) audience minima di almeno 1.000.000 di spettatori/lettori per finalità di spettacolo/pubblicità e di almeno 500.000 spettatori/lettori per finalità scientifiche/documentaristiche e/o investimento per la realizzazione dell’opera di almeno 20.000 euro al mese nella città di Napoli e/o riconoscimento del valore culturale dell’opera da parte del Ministero dei beni Culturali.
2) presentare apposito progetto che preveda l’offerta di attività appartenenti ad una o più delle seguenti tipologie (tenuto conto che l’elenco seguente non è esaustivo):
– attività di formazione o stage;
– attività ricreative e/o culturali legate al settore audiovisivo;
– progetti di comunicazione;
– autorizzazione all’uso da parte dell’Amministrazione di materiale video o fotografico relativo alla produzione;
– disponibilità per incontri con attori locali del comparto.
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