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ROMA- La metà dei sacchetti e delle buste in circolazione sono illegali.

Un volume pari a circa 40 mila tonnellate di plastica, per una perdita per la filiera legale dei veri shopper bio pari a 160 milioni di euro, 30 milioni solo per evasione fiscale, a cui si aggiungono 50 milioni di aggravio per lo smaltimento dei rifiuti, senza considerare i danni ad ambiente e mare. Per denunciare questo racket Legambiente lancia oggi la campagna ‘#UnSaccoGiusto’, testimonial d’eccezione è Fortunato Cerlino – alias Pietro Savastano, il boss della serie Tv Gomorra – che ha prestato la sua immagine per un corto di denuncia su questo nuovo business illegale. La campagna è stata presentata stamattina alla Casa del Cinema a Roma; c’erano anche Massimiliano Noviello e Gennaro del Prete, i fondatori di Coop ventuno: l’azienda che in Campania commercializza bio shopper certificati e legali, a Castel Volturno; nata nel cuore della Terra, i due fondatori sono accomunati dalla morte dei rispettivi padri uccisi dalla camorra.(ANSA)

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