Latte_Materno__XI_Simposio_Medela

NAPOLI – All’11°Simposio Internazionale sull’Allattamento al Seno e la Lattazione organizzato da Medela, saranno presentati gli studi più recenti sul latte materno. I bambini allattati al seno beneficiano delle sostanze uniche contenute nel latte materno sotto molteplici punti di vista: sono colpiti con minore frequenza da infezioni delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale e delle vie urinarie, crescendo sono meno soggetti a sovrappeso e più protetti da malattie croniche non trasmissibili ed effetti positivi si riscontrano anche sullo sviluppo cerebrale. Inoltre, l’allattamento al seno favorisce anche la salute della mamma, non solo del bambino.

Gli zuccheri che fanno bene

Oltre al contenuto energetico ottimale e alla composizione di nutrienti più adatta per il bambino, il latte materno contiene una molteplicità di sostanze bioattive come, ad esempio, ormoni, fattori di crescita e componenti antinfiammatorie e immunomodulanti. Inoltre, quanto al contenuto di zuccheri semplici (oligosaccaridi) il latte materno umano presenta caratteristiche uniche: nessun altro latte contiene questi zuccheri in quantità e complessità comparabili. Fino a poco tempo fa si riteneva che questi oligosaccaridi servissero solo da nutrimento per i microorganismi presenti nell’intestino. Nuove ricerche dimostrano tuttavia il loro importante contributo per la salute del lattante: come sarà illustrato dal Prof. Lars Bode (San Diego/Stati Uniti) nel corso dell’11° Simposio Internazionale di Medela, gli oligosaccaridi impediscono che gli agenti patogeni aderiscano alle mucose, svolgono un’azione antibatterica e influiscono positivamente sul sistema immunitario. In questo modo proteggono dalle infezioni, tra cui l’enterocolite necrotizzante, particolarmente temuta nei nati prematuri.   

Il latte materno favorisce lo sviluppo del cervello

L’elevato contenuto di acidi grassi a catena lunga presente nel latte materno risulta particolarmente utile per lo sviluppo cerebrale. L’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido arachidonico (AA), due acidi grassi a catena lunga polinsaturi, sono presenti nel latte materno in quantità superiori rispetto a quelle contenute nel latte artificiale. Insieme, rappresentano circa il 20% del contenuto di acidi grassi nel cervello e svolgono un ruolo importante nella formazione del tessuto nervoso. Studi epidemiologici su vasta scala hanno potuto dimostrare che l’alimentazione con il latte materno è associata a un QI più elevato e a migliorate capacità cognitive nella tarda infanzia e in età giovanile. Il gruppo di lavoro del Dott. Sean Deoni (Providence/Stati Uniti) ha voluto chiarire quando si determinano queste differenze: i ricercatori hanno esaminato i cervelli di 133 bambini sani nati a termine di età compresa tra 10 mesi e 4 anni suddividendoli in tre gruppi: bambini che erano stati allattati esclusivamente al seno per almeno tre mesi, bambini che avevano ricevuto latte materno in combinazione con latte artificiale e bambini nutriti solo con latte artificiale. Le scansioni cerebrali sono state effettuate mediante risonanza magnetica (RMI) “silenziosa”, mentre i bambini dormivano. Il risultato: il cervello dei lattanti nutriti esclusivamente con latte materno è risultato sensibilmente più sviluppato nelle regioni responsabili del linguaggio, dell’emotività e delle funzioni cognitive.

Protezione dalle malattie croniche non trasmissibili

In tutto il mondo le malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, cancro, malattie respiratorie e diabete mellito) causano oltre 38 milioni di decessi all’anno. La Prof.ssa Donna Geddes (Crawley/Australia) ha sottolineato che la prima infanzia gioca un ruolo chiave nella prevenzione delle malattie. Studi dimostrano che i bambini allattati al seno crescendo sono più di rado in sovrappeso – principale causa di cardiopatie e diabete – rispetto ai bambini allattati artificialmente. A ciò contribuiscono diversi fattori, ad esempio la composizione del latte materno e gli ormoni che vi sono contenuti, che hanno la funzione di controllare l’appetito. Diverse ricerche indicano che la durata dell’allattamento influisce sia sul peso del lattante sia sul rischio di sovrappeso in età successiva.

Effetti salutari per la madre

L’allattamento influisce positivamente anche sulla salute della madre: l’utero riacquisisce più rapidamente il proprio volume dopo il parto e il peso corporeo della donna si normalizza più in fretta. L’allattamento influisce sul metabolismo della donna anche a lungo termine e riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e cancro della mammella e delle ovaie.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments