NAPOLI (di Federica Colucci)- La storia dell’umanità è segnata da migrazioni che si ripetono e si rinnovano, mescolando culture, rotte e destini. Mentre nel resto d’Italia l’accoglienza a chi fugge da guerre, povertà e miseria resta un argomento controverso, a Napoli, nel connubio fra cittadinanza attiva e istituzioni, si continuano a scrivere pagine di solidarietà: questa settimana sono iniziate le lezioni di lettura della lingua italiana offerte gratuitamente dalla libreria sociale “Io ci Sto”
, sita in via Cimarosa n.20, ai ragazzi migranti arrivati in città a seguito dello sbarco dell’ ottobre 2016.Il progetto “Aiutami a leggere” nasce per abbattere le barriere linguistiche che impediscono la piena partecipazione alla vita culturale, sociale e politica, costruendo un ponte con l’Africa: “saper leggere” ci spiega Amedeo Borzillo, responsabile dell’iniziativa “è una competenza irrinunciabile per sentirsi parte integrante della società. Questi ragazzi, con il loro bagaglio di culture, lingue ed esperienze, rappresentano una risorsa per il territorio; vogliamo accompagnarli in questo percorso per sostenere l’idea del diritto alla lettura, oltre ogni pregiudizio”.In questo spazio, dunque, i quindici adolescenti provenienti da Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria, Eritrea e Bangladesh possono ritornare fra i banchi di scuola; uno di loro, Amadou, ci esprime il suo entusiasmo per il progetto: “imparare la lingua ci aiuta ad integrarci e sentirci un po’ italiani, per capirvi e partecipare alla vita della città”.Alla prima lezione era presente anche l’Assessore al Welfare Roberta Gaeta, che spiega “A Napoli, continuiamo a promuovere l’accoglienza e l’integrazione come diritti fondamentali, perchè ci è chiara l’urgenza e l’importanza di ridisegnare la nostra città come luogo in cui l’ospitalità non è solo un dovere, ma un progetto per il futuro, per una cultura fatta di apertura, contaminazione, scambio e nuovi legami”.