NAPOLI – È stato presentato oggi, mercoledì 20 settembre, nella Sala del capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, il protocollo di intesa siglato tra gli Stati Generali del Patrimonio Italiano e FondItalia durante la seconda tappa del road show nazionale (la prima si è svolta a Torino lo scorso mese di aprile) e che toccherà anche le città di Bari e Roma. La valorizzazione del patrimonio nazionale, l’avvio di processi di rinascita dei mestieri e delle maestranze, l’accesso e la mobilità per le professioni legate al patrimonio, al turismo, ai beni culturali, al cinema sono alcune delle finalità contenute nel protocollo presentato questa mattina nato, come si legge nel documento, «dalla necessità di favorire lo sviluppo e l’approfondimento di rilievo negli ambiti della cultura, dell’arte, dell’architettura, dell’economia, dell’occupazione e dell’innovazione».
La partnership, pertanto, articolata in una serie di attività di ricerca, formazione, innovazione e divulgazione, prevedrà la realizzazione di iniziative volte a favorire lo sviluppo di alcuni ambiti/settori del tessuto economico e culturale italiano, favorendo l’inserimento occupazionale, l’incremento e la certificazione di competenze professionali negli ambiti connessi al patrimonio. «Il nostri impegno è quello di promuovere e sostenere le attività formative a favore di lavoro e occupazione in uno dei settori strategici per l’economia italiana, che è rappresentato dal variegato patrimonio, materiale e immateriale, di cui il Paese è ricco» è il commento di Egidio Sangue, direttore e vicepresidente di FondItalia.
L’appuntamento di Napoli, come detto, è il secondo di una serie di incontri finalizzati a far dialogare gli Enti promotori con le istituzioni locali. Un incontro di confronto e di discussione sulle opportunità per collegare i beni e il patrimonio culturale con la formazione, il lavoro e l’occupazione alla presenza dei protagonisti del mondo della formazione e del lavoro di Napoli e della Campania. «Siamo molto orgogliosi di aver stipulato questo protocollo con gli Stati Generali del Patrimonio per la valorizzazione delle competenze che ruotano attorno al patrimonio nazionale – è il commento di Francesco Franco, presidente di FondItalia –. Oggi presentiamo le nostre iniziative a Napoli in questo appuntamento che si propone come occasione di confronto, discussione e incontro sulle necessarie opportunità per congiungere i beni e il patrimonio culturale con la formazione, il lavoro e l’occupazione».
Per Ivan Drogo Inglese, presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio «con il nostro ente abbiamo dato seguito alla previsione contenuta nel Codice dei Beni Culturali, ovvero che la valorizzazione del patrimonio può avvenire anche per iniziativa privata. A questo principio di base, grazie all’accordo con FondItalia, siamo soddisfatti di poter unire quello della formazione rivolta al lavoro e all’occupazione».
Il road show di presentazione dell’accordo è promosso dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano e da FondItalia, con la collaborazione di FederTerziario, in rappresentanza di oltre 90mila imprese italiane, e UGL – Unione generale del lavoro, organizzazione sindacale che conta 1,8 milioni di iscritti. Per Nicola Patrizi e Alessandro Franco, presidente e segretario generale di Federterziario «occorre creare un circuito del “bello” che serva a promuovere le grandi risorse artistiche e culturali nazionali attraverso una combinata azione di formazione e sensibilizzazione per stimolare il coinvolgimento dei giovani nell’essere protagonisti e custodi del Made in Italy in tutte le sue forme».
In Campania, FondItalia è ben radicata grazie alle 19.800 imprese aderenti per un totale di oltre 99.500 mila lavoratori. Le province con il maggior numero di adesioni sono quelle di Napoli (con 7.190 imprese aderenti, il 36% del totale), Salerno (con 5.441 imprese aderenti, il 27% del totale) e Caserta (con 4.333 imprese aderenti, il 22% del totale). Ad oggi, hanno beneficiato di attività formative finanziate dal Fondo 2.377 imprese e 17.422 lavoratori, per un totale di contributi di oltre 10 milioni di euro. Napoli la città con il maggior numero di imprese coinvolte in progetti formativi (592 imprese aderenti, il 25% del totale).