Progetto Itaca Napoli, l’organizzazione di volontariato di Fondazione Progetto Itaca attiva a Napoli da dieci anni nella mitigazione e cura del disagio mentale, a dicembre propone una raccolta fondi speciale: il panettone artigianale al cioccolato fondente firmato Domori venduto ad un prezzo speciale di Euro 20 per sostenere tutte le attività di Itaca.
Appuntamento per una vendita di beneficenza domenica 15 dicembre a piazza San Pasquale a Chiaia (Napoli) dove acquistare anche la latta d’autore che contiene due chilogrammi di riso Carnaroli (25 euro scatola e due kg di riso; 10 euro solo la scatola d’artista; 15 euro due kg di riso) arricchendo il Natale con regali solidali di qualità che possono essere prenotati e ritirati anche in altri giorni direttamente nella sede napoletana di Itaca (mail segreteria.napoli@progettoitaca.org) o sul canale Amazon Charity.
I regali solidali di Progetto Itaca Napoli non finiscono qui: sono ancora disponibili copie cartacee od ebook della straordinaria, appassionata e avvincente storia d’amore illustrata, scritta a più mani, Qualcosa di grande (Rogiosi Editore, 2023, euro 16, 98 pp, ISBN 978-88-6950-536-2).
Il libro, che contiene tavole illustrate del pari create all’interno del percorso di scrittura creativa da Sergio Totaro, narra la storia di una coppia che si ritrova dopo tanti anni.
May attraversa un periodo molto difficile della sua vita; una notte particolarmente triste la spinge a tirare fuori dagli scatoloni del trasloco ancora intatti e sparpagliati per la casa una vecchia scatola di foto e ritagli di giornale che raccoglie tutti i suoi ricordi più cari.
Ritrova una polaroid di lei a Procida, molti anni prima, abbracciata a Diego. Una storia da teenager senza futuro: lui l’aveva poi misteriosamente ghostata poco tempo dopo. Quella notte lo cerca sui social e….
Il romanzo, scritto collettivamente dai membri del Club Itaca con la cura di Demetrio Baffa Trasci Amalfitani, è un regalo ideale per giovani ed adulti.
La scrittura è arguta, mai banale e il plot si dipana con non pochi colpi di scena: è impossibile staccarsi dalle pagine senza scoprire come andrà a finire la lunga serie di avventure di May e Diego. Sullo sfondo dello storytelling due città vicine eppure lontane ed egualmente protagoniste – Napoli e Roma – insieme a tanti momenti di vita vissuta nelle sedi di Progetto Itaca: vernissage, cene, concerti e altri appuntamenti culturali raccontati nella loro vibrante realtà che esce quasi dalle pagine e si anima attorno al lettore a cui resta la curiosità di viverli davvero.
Demetrio Baffa, non nuovo a laboratori di scrittura con persone che attraversano momenti di difficoltà come, in precedenza, i detenuti del carcere di Ariano Irpino, afferma: ‘Il racconto si snoda lungo uno spazio temporale definito di 20 anni che va dalle prime infatuazioni adolescenziali sino ad arrivare alla piena consapevolezza dell’amore in età matura. Durante gli incontri, i ragazzi hanno avuto modo di ascoltare ognuno degli elaborati degli altri e, con atteggiamento autocritico, spogliarsi della paura del giudizio altrui nei confronti di quanto scritto. Questo rapporto di comunanza, incentrato sull’obiettivo collettivo di realizzare un racconto, li ha così aiutati ad esprimere la propria ricchezza interiore senza sentirsi criticati o inadeguati. Come diceva Cervantes, la penna è la lingua dell’anima.’
Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli (autore di una delle prefazioni al volume): ‘Questo romanzo è la testimonianza che attraverso l’arte, la scrittura e tutti i canali espressivi, l’anima respira, si manifesta in tutta la sua potenza e verità. Nelle pagine del romanzo si sente tutta l’urgenza di raccontarsi e tutto il coraggio di chi si mette a nudo (come ogni scrittore dovrebbe fare). Così, i sentimenti di paura, gioia, rabbia, prendono forma con grande spontaneità e con disarmante verità.’
Fabio Pignatelli della Leonessa, presidente Progetto Itaca Napoli: ‘Mi complimento con i ragazzi del Club Itaca Napoli e con Demetro Baffa Trasci che li ha guidati in questo percorso di scrittura creativa che è parte del progetto ‘Club Itaca Napoli: un passo in più’ realizzato grazie ai fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. (…) Riunire un gruppo di giovani per realizzare qualcosa insieme, è un passo avanti per spingerli a socializzare, altro scopo che la nostra associazione persegue, come quello di aiutarli a realizzarsi anche nel campo del lavoro.’
Fondazione Progetto Itaca è nata 25 anni fa a Milano e la sede campana – Progetto Itaca Napoli per la mente con il cuore – oggi compie 10 anni: era e resta un punto di riferimento unico in Italia, dove è presente in altre 16 città, per la prevenzione e la cura del disagio mentale su base gratuita per le persone che accedono ai suoi molteplici e qualificati servizi fondati sull’autonomia e la relazione tra le persone e sul Work Ordered Day (un modello di cura basato sulla strutturazione di giornate formative e creative in gruppo).
Grazie a un network di volontari formati con un corso specializzato, l’organizzazione di volontariato offre un valido supporto anche alle famiglie delle persone afflitte da disturbi alla salute mentale con un corso di auto-aiuto e tutto l’anno offre, a livello locale e nazionale, una Linea d’Ascolto telefonica.
Il numero verde raggiungibile da telefono fisso (800 274 274) e mobile (02 29007166) è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 22 (email linea.ascolto@progettoitaca.org): eroga accoglienza telefonica ad estensione nazionale per le persone che soffrono di disagio psichico e per i loro familiari. Offre ascolto empatico, sostegno alla persona e orientamento nel mondo dei servizi della salute mentale. La Linea di Ascolto riceve e gestisce oltre 10.000 richieste l’anno.
La Linea di Ascolto di Progetto Itaca Napoli è raggiungibile allo 08119645501 dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13.
Il fiore all’occhiello dell’organizzazione è il Club Itaca, un vero miracolo che non ha equivalenti nell’assistenza pubblica o privata italiana: dal lunedì al giovedì fino alle 17, i suoi ‘membri’ si incontrano, vivono, pranzano e si sperimentano in laboratori e formazione a tutto tondo sulla base di compiti e agende che coprono tutte le necessità operative della struttura che essi stessi negoziano e strutturano ogni giorno.
Dalle arti al linguaggio, dall’artigianato artistico alla poesia fino all’avvicinamento al mondo del lavoro e a piani di formazione specifica. In comune, una tessera molto speciale: l’aver riconosciuto di soffrire di un disturbo mentale e la volontà di volerlo affrontare per ritornare alla vita piena. Alla completa riabilitazione socio-lavorativa.