Napoli- di (Vania Fereshetian)
Nel cuore pulsante di Bacoli, dove il verde abbraccia la storia e l’arte si respira tra i sentieri alberati, il Parco Cerillo ha regalato al pubblico una serata che resterà impressa nella memoria come un piccolo miracolo di fine estate. Il 22 agosto 2025, sotto un cielo trapunto di stelle, si è celebrata non solo la musica, ma l’incontro autentico tra culture, emozioni e anime affini.
Un’atmosfera intima e vibrante
Tra un bicchiere di vino condiviso e le chiacchiere leggere di amici seduti, pronti all’ascolto, il parco si è trasformato in un palcoscenico naturale dove la bellezza non aveva bisogno di scenografie. L’aria era densa di aspettative e di sorrisi, mentre le prime note iniziavano a vibrare nell’aria tiepida della sera.
Enzo Metalli: la voce che racconta il mondo
Ad aprire le danze sonore è stato il cantautore Enzo Metalli, artista dalla voce roca e profonda, capace di attraversare generi e confini. La sua musica è un viaggio metropolitano che fonde il blues urbano con il rock contaminato da ritmi folk e strumenti tradizionali di terre lontane. Ogni brano è una storia, ogni nota un ponte tra culture. Metalli non canta solo: evoca, racconta, accarezza e scuote. Il pubblico, rapito, ha seguito ogni vibrazione come fosse parte di un rito collettivo.
Michele Di Meo: il battito del Mediterraneo
Accanto a lui, Michele Di Meo ha portato in scena il cuore ritmico dell’evento. Le sue percussioni Afro-Mediterranee hanno dato corpo e respiro alle melodie, intrecciando il battito della terra con quello dell’anima. Ogni colpo, ogni rullata, sembrava dialogare con le stelle sopra e con i cuori sotto. Di Meo ha saputo creare uno spazio sonoro dove il ritmo non era solo accompagnamento, ma protagonista.
Simone Clarelli: il sax che parla
A completare questo quadro di eccellenze, il maestro Simone Clarelli ha incantato con il suo sax dalla timbrica grave e ben definita. Le sue note hanno danzato tra le fronde degli alberi, insinuandosi tra le emozioni del pubblico con eleganza e intensità. Clarelli ha saputo dare voce all’indicibile, trasformando il silenzio in poesia.
Un’armonia che ha toccato l’anima
Tra cover reinterpretate con originalità e brani inediti che hanno lasciato il segno, la serata ha generato un’empatia palpabile. Il pubblico, parte attiva e vibrante dell’evento, ha risposto con entusiasmo, applausi sinceri e occhi lucidi. Non era solo un concerto: era un incontro, una celebrazione della bellezza condivisa.
Un messaggio che resta
Il Parco Cerillo si conferma ancora una volta come un luogo dove la cultura non è solo proposta, ma vissuta. Dove l’arte non è spettacolo, ma esperienza. E dove la musica diventa strumento di connessione profonda. Gli artisti protagonisti di questa serata hanno donato molto più di suoni: hanno offerto emozioni, visioni e speranza.
In un mondo che corre, fermarsi sotto le stelle ad ascoltare è un atto rivoluzionario. E Bacoli, con i suoi talenti e la sua anima, lo ha fatto con grazia.
