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Napoli

Straordinario reportage fotografico e comunicato della première e della cena di beneficenza di Progetto Itaca al Circolo Unione

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Un grande gioco di squadra, con il cuore per la mente, per fare del bene attraverso l’arte totale, quella del teatro.

Venerdì 29 novembre il Circolo dell’Unione di Napoli ha ospitato un’affollata première assoluta, A Cena con Talleyrand e Fouché, dramma sul potere nella Francia della Restaurazione risuonato quanto mai attuale nella maestosa Sala Niccolini dove si è svolto.

La rappresentazione teatrale, una riscrittura originale di Le Souper di Jean-Claude Brisville firmata da Claudio Consalvo Corduas e suo figlio Guglielmo, è stata ideata in solo quattro mesi da una comune passione per il soggetto tra l’attore principale Antonello Cossia e Corduas padre. E’ nata per sostenere i progetti di Itaca Napoli sul disagio mentale.

Il presidente di Itaca Fabio Pignatelli della Leonessa ha accolto gli invitati e presentato i progetti di Itaca a dieci anni dalla sua fondazione.

L’affollata prima assoluta ha visto oltre 60 spettatori paganti che hanno sostenuto con la loro presenza i progetti di prevenzione nelle scuole secondarie, i corsi per le famiglie dei malati psichici, così come la linea ascolto e tutti gli altri progetti di Itaca Napoli, in primis il Club diurno.

L’evento è stato interamente finanziato dall’imprenditore Gianfranco D’Amato che ne ha coperto tutti i costi di realizzazione.

A fare gli onori di casa Emanuele de Montemayor, consigliere culturale del Circolo dell’Unione e socio Itaca insieme con Clara Garolla, socia responsabile degli eventi, accompagnata da Mariella Mucci, vice presidente dell’organizzazione di volontariato.

Tra i presenti allo spettacolo e alla cena Angioletta de Goyzueta, past president Itaca; Maria D’Elia, direttrice del Museo della Moda e del Costume; Maurizio Basile, presidente CDP Equity Investimenti; Gerardo Rocco di Torrepadula, delegato Ordini Dinastici Casa Savoia.

Con il pubblico raccolto attorno alla scena, due attori principali Antonello Cossia (che è anche il regista della pièce) e Paolo Cresta impersonano rispettivamente Talleyrand e Fouché che si incontrano per un appuntamento lontano da occhi indiscreti per continuare ad ipotecare con le loro trame i destini della nazione stretta tra realisti e repubblicani. Le finestre del salone della cena lasciano entrare in scena i cannoneggiamenti e le urla che fanno da sfondo alle città in subbuglio per le rivolte.

L’incontro è ravvivato da un cognac servito dalla maliziosa nipote, in realtà amante del principe, impersonata magistralmente da Rebecca Furfaro, mentre Guglielmo Corduas impersona una guardia repubblicana che rivive tutto lo sdegno per questi due trasformisti sopravvissuti a tre cambi di regime.

Il dramma storico, recitato come una compagnia consolidata nonostante gli attori siano riusciti a fare soltanto quattro prove, ha entusiasmato il pubblico che ha profuso lunghi applausi al termine della prima replica assoluta; i costumi d’epoca così come gli accessori di scena, molto apprezzati, sono firmati da Monica Fiorito specializzata in ricostruzioni storiche con il suo Atelier Artinà.

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