NAPOLI – Grazie al PNRR molte delle più importanti strutture sanitarie italiane stanno aggiornando le proprie tecnologie diagnostiche. «In Campania abbiamo potuto usufruire di questa possibilità anche per la radioterapia», dice Paolo Muto a margine dell’incontro su Pnrr, salute sostenibile e governance sanitaria. «Curare un paziente con radioterapia – ricorda Muto – dipende molto dalle apparecchiature che si hanno a disposizione. Averne di ultima generazione consente di realizzare piani di trattamento estremamente precisi e questo significa diminuire gli effetti collaterali per i pazienti». Muto, che primario della Radioterapia del Pascale, sottolinea come all’Istituto siano in corso lavori per la sostituzione di uno dei due acceleratori con un’apparecchiatura di ultima generazione. «Il secondo – dice verrà consegnato a febbraio. Con i fondi PNRR sono stati assegnati anche due delicati e sofisticati sistemi di posizionamento del paziente con relativo controllo del sincronismo tra atto respiratorio ed erogazione del fascio di radiazioni». Inoltre, i pazienti che afferiranno alla Radioterapia del Pascale potranno beneficiare di due Tac per il centraggio radioterapico che saranno installate nel primo trimestre del 2024.
«Il finanziamento è legato ad una tempistica che deve essere portata a termine entro la fine del 2026 – conclude Muto – noi speriamo di riuscirci entro il 2024. Ora la sfida più importante sarà quella di far funzionare queste apparecchiature h12 e l’acquisizione di nuovo personale addestrato sarà necessario per intensificare l’attività e far crescere la qualità dei trattamenti».
Fondi PNRR, Muto (Istituto Pascale): «Radioterapia all’avanguardia, presto da noi macchine di ultima generazione»
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