Philip-Schultz

NAPOLI – La scuola è il luogo dove si insegna o dove si impara? Ruota intorno a questa domanda divertente e provocatoria “T’insegno o t’imparo? Cervello, mente, didattica e scuola”, il convegno nazionale promosso da SOS DISLESSIA con la direzione scientifica del prof. Giacomo Stella che si terrà il 3 e 4 marzo a Napoli all’Hotel Ramada.

Una due giorni di interventi e workshop di approfondimento organizzati in collaborazione con Università Federico II di Napoli e Università di Modena e Reggio Emilia. Una vera e propria full immersion nel mondo della dislessia e della didattica inclusiva a cui parteciperanno più di 500 operatori tra clinici ed insegnanti. Previsti gli interventi di tantissimi esperti di fama internazionale e la lectio magistralis di Philip Schultz, premio Pulitzer per la poesia 2018, che per la prima volta sarà a Napoli per parlare della sua dislessia e quella del figlio Eli. La scuola che verrà è il focus attorno a cui ruoteranno i contributi alla riflessione. Si parlerà dell’utilizzo del computer e della sua influenza su memoria e attenzione, di come trasformare la conoscenza “ignorante” di Google in sapere costruttivo, del perché l’inglese sia così difficile da imparare. Di grammatica e di matematica, di didattica utile e inutile. Ma ci si confronterà anche su come funziona il cervello quando si legge e si scrive e di come ci si sente quando non ci si può fidare della propria mente.

Il programma. Si comincia venerdì 3 marzo (ore 9.00) con la sessione “Sulle tracce dei codici organizzativi della nostra identità” e i contributi di Alessandro Rossi (Università di Siena) su “Il cervello umano: decifrare la mappa delle connessioni per capire chi siamo”, Luigi De Gennaro (Università di Roma Sapienza) sul tema: “Apprendere durante il sonno o apprendere grazie al sonno?“ e Tracy Alloway (Psychology professor, U of North Florida) che interverrà su “La memoria di lavoro nella scuola”. Seguirà poi l’intervento di Maria Luisa Gorno Tempini (University of San Francisc) sul tema “Vedere l’apprendimento “dal vivo”: il contributo delle neuroimmagini” e di Silvia Paracchini (School of Medicine, University of St Andrews) su “Genetica e apprendimento: si nasce imparati?”. Nel pomeriggio il focus della discussione riiguarderà le nuove forme dell’apprendimento con la relazione di Costanza Papagno (Università di Milano Bicocca) dal titolo “Memoria e scuola: imparare la Vispa Teresa serve per sviluppare le capacità cognitive?”, quella di Giacomo Stella (Università di Modena e Reggio Emilia” dal titolo “Socrate, Piaget e il tablet“ e a seguire l’intervento di Raffaele Simone (Professore emerito di Linguistica, Università Roma Tre) che parlerà de “La forma del sapere: dalla conoscenza sistematica alla conoscenza irrelata”. Di didattica inutile invece si parlerà con Gabriele Pallotti (Università di Modena e Reggio Emilia) che porrà l’accento sulla necessità di fare meno “grammatica” e più educazione linguistica a scuola. Con Carlos Melero (Università Ca’Foscari Venezia – Gruppo di Ricerca DEAL) sarà affrontato il tema dell’apprendimento delle lingue straniere. Un importante approfondimento sarà dedicato all’attenzione grazie agli interventi di Andrea Di Somma e Maria Cristina Veneroso (SOS Dislessia Napoli). Si parlerà anche di  PDP con Tiziana Liccardo (Psicologa clinica, Centro SInAPSi) che con il suo intervento chiuderà la prima giornata di lavori. La mattinata di sabato 4 marzo si aprirà con una serie di testimonianze direttamente dal mondo della scuola. Si comincia con la relazione di Salvatore Giuliano (Dirigente istituto Majorana di di Brindisi, case history molto interessante) che porta la sua esperienza nell’intervento “La scuola è il posto migliore dove stare”. Che tipo di scuola vogliamo? Si chiederà Concetta Pacifico (Dirigente scolastico IC Verona) nella sua relazione su “La scuola delle competenze”. Alla domanda su come la scuola deve relazionarsi alla realtà che la circonda risponderà invece l’intervento di Franco Lorenzoni (Insegnante e coordinatore Casa-laboratorio Cenci – Umbria) nel quale sarà illustrata anche l’esperienza maturata proprio da Casa-laboratorio Cenci. Su “Illusioni, panacee, miti nell’insegnamento-apprendimento della matematica” si concentrerà l’intervento di Bruno  D’Amore (University of Cyprus). E si parlerà ancora di didattica della matematica negli interventi di Maria G. Bartolini Bussi (Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Università di Modena e Reggio Emilia Guido Dell’Acqua (Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione          Ufficio IV – Disabilità – MIUR) e Claudio Marchesano e Vera Francioli (Insegnanti di matematica al “Federico Caffè” Roma). Nel pomeriggio spazio all’intervento di Franco Botticelli, Presidente dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) e di alcuni ragazzi dislessici a cui seguirà la relazione di Paolo Valerio (Direttore Centro SInAPSi – Università degli studi di Napoli Federico II) sul tema “Coltivare le differenze per una cultura differente”. Grande attesa infine per la lectio magistralis “La mia dislessia” di Philip Schulz. Chiude il convegno l’opera teatrale “Gli imperfetti” di Sofia Antinori. Le iscrizioni al convegno sono ancora aperte. Per iscriversi telefonare al 0522-523151 o scrivere a mggnapoli@gmail.com

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